L’ultimo weekend di luglio 2025 rappresenta l’avvio delle partenze verso le mete di vacanza in Italia. Secondo dati raccolti da Confesercenti e Cst – Centro Studi Turistici di Firenze, tra il 25 e il 27 luglio sono previste più di 6,4 milioni di presenze negli alloggi turistici del paese. Le prenotazioni online registrano una saturazione media del 79%, indice della forte mobilitazione turistica che coinvolge varie destinazioni, anche se leggermente inferiore rispetto allo stesso periodo del 2024.
Occupazione ricettiva e confronti con il 2024
Le rilevazioni sulle principali piattaforme di agenzie di viaggio online mostrano un tasso medio di occupazione delle camere intorno al 79%. Nel confronto con l’anno precedente, quando nello stesso weekend si attestò all’82%, si nota una riduzione di circa 3 punti percentuali. Questo si traduce in una differenza di circa 150mila pernottamenti in meno. I dati fanno riferimento a un campione ampio e rappresentativo della capacità ricettiva del territorio nazionale.
Esame delle richieste per due notti
Confesercenti ha preso in esame le richieste per due notti, dal 25 al 27 luglio, mettendo in evidenza una lieve flessione, che non sembra però modificare in modo sostanziale la domanda stagionale. Questa diminuzione, tuttavia, segna una partenza meno intensa ma suggerisce una dinamica ancora incerta per l’estate 2025. Il raffronto con l’anno passato permette di osservare come il turismo stia reagendo a nuove condizioni economiche e sociali, inclusi i mutamenti nelle abitudini di viaggio dei turisti italiani e stranieri.
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Le destinazioni più richieste per il fine luglio
Tra le località che attirano maggiormente i turisti per il weekend di fine luglio ci sono quelle lacustri e marine. I laghi ottengono una saturazione ottimale dell’89%, mentre le località di mare raggiungono l’88%. Questi dati confermano la forte attrattiva delle mete con paesaggi naturali e spiagge per la prima vera uscita estiva prolungata.
Le città d’arte, invece, mostrano un tasso di occupazione pari al 72%, in flessione rispetto alla scorsa estate. Le località termali mantengono una quota simile, intorno al 71%. Altre destinazioni di interesse, come quelle di montagna, raggiungono una saturazione del 76%, mentre le aree rurali e collinari si fermano al 75%. Questi valori indicano un’attenzione diversificata del pubblico verso destinazioni più tradizionali e territori meno affollati.
Preferenze attuali verso località turistiche
Le variazioni nell’interesse verso le tipologie di località offrono uno spaccato sulle preferenze attuali. La domanda si orienta verso luoghi che permettono relax a diretto contatto con la natura, mentre le metropoli storiche soffrono una leggera battuta d’arresto nella capacità di attrarre visitatori.
Distribuzione geografica delle presenze turistiche sul territorio nazionale
A livello territoriale, il Nord Ovest si conferma zona leader con un tasso di occupazione dell’81%. L’ottima performance è trainata dalla Liguria, meta apprezzata per la sua costa e le offerte turistiche consolidate. La seconda posizione è occupata dal Nord Est che raggiunge un 79%, grazie soprattutto alle regioni Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, che offrono combinazioni di montagna e cultura.
Il Centro Italia segna un 76% di saturazione, sotto la media nazionale, mentre il Sud e le isole italiane si attestano al 75%. Anche in queste aree, però, alcune regioni come la Sardegna e la Puglia migliorano le proprie prestazioni, evidenziando un interesse parziale benché non uniforme.
Diversità del turismo in italia
Questi dati raccontano la diversità del turismo in Italia, dove differenti aree e tipologie di vacanze si alternano nella preferenza dei viaggiatori. Gli spostamenti mostrano un equilibrio fragile, con il Nord che domina il quadro attuale ma con segnali di ripresa nelle zone del Mezzogiorno.
Commenti dal mondo del turismo sulle prospettive estive
Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti, ha commentato la situazione dell’estate 2025 descrivendo “un avvio di stagione più lento rispetto alle aspettative.” Le imprese del settore si aspettano un’accelerazione nel mese di agosto, considerato tradizionalmente il periodo clou per le presenze turistiche, soprattutto nelle località di mare.
Il presidente ha rilevato anche un cambiamento nel turismo, con un aumento dei visitatori stranieri e una domanda interna più prudente. L’estate si distingue per un fenomeno noto come turismo “mordi e fuggi”, dove i soggiorni sono brevi, perlopiù concentrati nei weekend.
L’ultimo weekend di luglio funziona come un test importante per valutare la tenuta della stagione. Dalla tenuta di questi dati dipendono le prospettive per i prossimi mesi, soprattutto per gli operatori balneari che puntano ad agosto come momento di maggiore affluenza. Restano dunque in attesa i protagonisti del settore, che monitorano con attenzione sia le tendenze di domanda sia le variazioni del mercato.