La Fiera della piccola e media editoria, intitolata “Più libri più liberi”, ha aperto i battenti oggi alla Nuvola dell’Eur a Roma, ma non senza suscitare qualche polemica. Chiara Valerio, curatrice della manifestazione, ha affrontato i giornalisti per spiegare le recenti controversie che hanno coinvolto l’invito al filosofo Leonardo Caffo, attualmente accusato di maltrattamenti. Le sue dichiarazioni evidenziano una situazione complessa che ha portato a rinunce significative, ma anche a scelte editoriali mirate.
Le polemiche su Leonardo Caffo
La questione dell’invito a Leonardo Caffo ha sollevato interrogativi e critiche da parte dell’opinione pubblica. Dopo l’accoglimento dell’invito, Caffo ha deciso di rinunciare alla sua partecipazione, suscitando reazioni contrastanti. Valerio ha commentato la situazione dicendo: “Le scuse sono state sincere, gli spazi sono stati concessi”. L’impatto di questo episodio si è fatto sentire, portando a ben 23 defezioni su un totale di 1.200 relatori previsti per l’evento che si svolgerà nel corso dei prossimi cinque giorni. Questo numero, seppur significativo, rappresenta una frazione limitata rispetto al gran numero di partecipanti.
L’obiettivo della fiera di quest’anno
Quando le è stato chiesto quale fosse l’obiettivo di quest’anno, Valerio ha risposto in modo intrigante, paragonando i contenuti a un “messaggio nella bottiglia”. Ha spiegato che non esiste un programma monolitico, bensì una raccolta di istanze che tiene conto delle necessità e delle preoccupazioni degli editori e delle case editrici presenti alla fiera. L’intento della manifestazione è di rappresentare le sfide del mondo contemporaneo, affrontando temi critici come i conflitti attuali e la questione della non conformità.
Leggi anche:
Questa edizione della Fiera della piccola e media editoria vuole essere un punto di incontro per discutere questi temi rilevanti, infondendo la speranza che la letteratura possa contribuire a un’immagine più ampia e complessa della realtà. La Valerio pone l’accento sull’importanza dei libri come strumenti narrativi che permettono di esplorare orizzonti più vasti, un concetto che si allinea alla celebrazione dei 700 anni del “Milione” di Marco Polo, simbolo di esplorazione e viaggio.
Riflessioni sulla figura di Marco Polo
Valerio ha anche fatto una riflessione profonda sul significato del viaggio, ispirato dall’opera di Marco Polo. Ha esaminato come, considerando i cambiamenti geopolitici e sociali degli ultimi anni, per molte persone il viaggio via terra, una volta possibile, è ora gravemente compromesso. La figura di Marco Polo, un tempo esemplare di avventura e scoperta, rappresenta oggi un mondo che si è ristretto, ma che, attraverso i libri, possa essere esplorato e reinventato.
La curatrice ha affermato che la situazione attuale potrebbe sembrare limitante, ma la letteratura ha il potere di espandere le menti e stimolare l’immaginazione. I libri possono fungere da veicoli per nuove idee e visioni, creando uno spazio dove è possibile credere in una realtà più ampia anche in un contesto di crescenti difficoltà.
L’intervento di Chiara Valerio è quindi un invito a riflettere su come la cultura scritta possa rispondere alle sfide contemporanee, non solo come intrattenimento, ma come forma di riflessione su identità, appartenenza e possibilità future. Le parole della curatrice offrono uno spaccato su un evento che, oltre a presentare novità editoriali, mira a essere una piattaforma di discussione e confronto sulle questioni più attuali della nostra società.