Pickpocketing 2.0 sbarca in costiera sorrentina con dispositivi contactless per furti sofisticati

Pickpocketing 2.0 sbarca in costiera sorrentina con dispositivi contactless per furti sofisticati

Nella costiera sorrentina cresce l’allarme per il pickpocketing 2.0, furto hi-tech con pos mobile pirata che sottrae denaro da carte contactless; arrestata una donna peruviana, le autorità invitano alla prudenza.
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In costiera sorrentina cresce l’allarme per il "pickpocketing 2.0", un furto hi-tech che utilizza dispositivi contactless pirata per sottrarre soldi dalle carte senza contatto fisico. Recentemente è stata arrestata una donna con un pos mobile illegale, sottolineando la necessità di maggiore prudenza in ambienti affollati. - Gaeta.it

Nella costiera sorrentina emerge un allarme legato a una nuova forma di furto noto come pickpocketing 2.0. Questo tipo di criminalità sfrutta dispositivi elettronici pirata per sottrarre denaro direttamente dai conti correnti delle vittime durante la stagione turistica. L’arresto di una donna con precedenti specifici e in possesso di un pos mobile illegale ha messo in luce la diffusione di questa tecnica anche nelle località turistiche piccole e medie. Le autorità invitano alla prudenza in ambienti affollati, dove la rapidità e la tecnologia consentono ai malintenzionati di agire con metodo.

Come funziona il pickpocketing 2.0 in costiera sorrentina

Il pickpocketing 2.0 si differenzia dai tradizionali borseggi per l’uso di dispositivi elettronici portatili capaci di leggere e sottrarre fondi dalle carte di credito o bancomat senza contatto fisico diretto. In pratica, i ladri si avvicinano alle vittime con un pos contactless modificato e usano il sistema che simula una transazione legittima, andando ad “aspirare” fondi senza destare sospetti. Questo meccanismo ha cominciato a diffondersi nelle grandi città e nei principali luoghi turistici, attirando l’attenzione delle forze dell’ordine anche in regioni a traffico turistico intenso come la costiera sorrentina.

L’arresto e il dettaglio del dispositivo

L’arresto della donna peruviana ha aperto uno spiraglio sulle dinamiche di questo metodo. Con un pos mobile pirata nella borsa, era pronta a sfruttare occasioni in bar, mercati o strade affollate per prosciugare i conti ai malcapitati. Non si tratta più quindi solo di rubare portafogli o smartphone, ma di attaccare i dispositivi digitali o le carte lasciate incustodite o poco protette. Lo scenario risulta preoccupante perché mette in evidenza nuove vulnerabilità dei consumatori, abituati a pagare con il contatto e a non immaginare che questo sistema possa essere manipolato per sottrarre soldi in modo veloce e invisibile.

Dettagli sull’arresto e il modus operandi scoperto

L’episodio è avvenuto nel centro di sorrento durante un pomeriggio affollato. La donna, con aria da turista, ha rubato una banconota da 100 euro davanti al personale di un bar. L’intervento immediato dei carabinieri ha impedito la fuga mentre il complice, appostato in auto, è riuscito a scappare. La donna, una 36enne con un lungo elenco di precedenti per furti soprattutto nella zona di roma, è stata portata in caserma per ulteriori controlli.

Durante la perquisizione la scoperta del pos mobile pirata ha fatto subito scattare allarmi all’interno delle forze dell’ordine. Il dispositivo funziona senza fili ed è capace di leggere le numerazioni e i codici delle carte contactless senza che la vittima se ne accorga. Nei precedenti della stessa arrestata, risulta un furto di 9.000 euro commesso con un dispositivo simile ai danni di una turista nella capitale. Questo conferma come la tecnica sia ormai consolidata e praticata da diverse persone su larga scala.

Le indagini sono aperte e puntano a trovare il complice fuggito e a verificare se ci siano già stati prelievi fraudolenti collegati a questa operazione. L’attenzione resta alta anche per individuare altri episodi simili nella costiera sorrentina e prevenire nuovi casi. Le autorità mettono in guardia chi si muove in luoghi con molte persone e raccomandano di “non lasciare mai a vista carte o dispositivi digitali”.

Raccomandazioni delle autorità

Le autorità invitano alla prudenza soprattutto nei momenti con maggior flusso di visitatori e a segnalare immediatamente qualsiasi comportamento sospetto.

Consigli per difendersi dal furto con dispositivi contactless pirata

Il caso di sorrento rappresenta un campanello d’allarme sull’aumento di tecniche di furto hi-tech. Le persone più esposte sono quelle in ambienti affollati, dove distrazione e confusione favoriscono l’azione dei ladri. Una prima linea di difesa consiste nel tenere sotto controllo portafogli e borse dotate di custodie schermate, capaci di impedire la lettura a distanza dei dati contactless.

Non lasciare mai carte di credito o bancomat incustoditi e fare attenzione alle persone che si aggirano troppo vicino senza motivo sono comportamenti semplici, ma efficaci. I dispositivi contactless richiedono infatti molto poca distanza per leggere i dati, così anche una breve vicinanza può essere sufficiente per un furto.

Scegliere modalità di pagamento alternative o limitare l’uso delle carte contactless in situazioni a rischio possono aiutare a ridurre la probabilità di essere vittime. Servizi di notifica immediata su transazioni bancarie e controllo regolare delle spese sono strumenti utili a riconoscere operazioni sospette tempestivamente.

Il fenomeno del pickpocketing 2.0 si sposta sempre più verso le località turistiche medio-piccole, come dimostra la recente vicenda in costiera sorrentina. Continuare a monitorare il fenomeno resta fondamentale per contenere questa minaccia.

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