Il Comune di Pescara ha intrapreso un’iniziativa controversa in merito alla gestione della movida nella zona di Piazza Muzii, suscitando reazioni critiche tra i commercianti e i politici locali. Con l’ordinanza n. 109, firmata dal Sindaco Carlo Masci l’8 novembre, si è deciso di ritirare i tavolini dall’aperto e di vietare la somministrazione di bevande d’asporto a partire dalla mezzanotte, in vigore fino al 31 gennaio 2025. Questa scelta, secondo molti, rappresenta un ulteriore passo verso un approccio considerato punitivo nei confronti dei locali e degli operatori commerciali, sollevando interrogativi sulla sostenibilità delle attività notturne nella città adriatica.
Le reazioni politiche all’ordinanza comunale
Le reazioni all’ordinanza non si sono fatte attendere. Paolo Sola, esponente del Movimento 5 Stelle, ha espresso un forte dissenso, definendo la scelta del sindaco come un approccio unilaterale. Secondo Sola, l’amministrazione Masci non solo si proclama “amica di Pescara”, ma sta di fatto adottando misure che scaricano sui commercianti il peso delle diverse esigenze della comunità . L’esponente politico ha sottolineato che da anni si susseguono decisioni che rispondono a pressioni elettorali piuttosto che a un reale tentativo di mediazione tra residenti e imprenditori. La percezione che la Giunta Masci abbia preso le parti dei residenti non fa che aumentare il malcontento tra coloro che gestiscono attività nella zona, trasformando la loro lotta per la sopravvivenza in un confronto aspro e conflittuale.
Diverse associazioni di imprenditori stanno già valutando il ricorso al TAR contro l’ordinanza, nella speranza di proteggere i periodi cruciali per il loro business, come quello delle festività natalizie. Questa mossa dimostra la gravità della situazione e la determinazione dei commercianti nel voler far sentire la propria voce, spesso ignorata dalla politica. La sentenza del tribunale potrebbe rivelarsi fondamentale per il futuro di molte attività legate alla vivacità notturna di Pescara, in attesa di una possibile modifica delle politiche comunali.
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Il futuro della movida a Pescara: tensioni e prospettive
La vicenda si prepara a dominare il dibattito pubblico nelle prossime settimane, attesa da un’attenta osservazione. I commercianti di Piazza Muzii, che già si trovano a fronteggiare un’espansione della burocrazia e delle restrizioni, fanno fronte comune contro queste decisioni. Oltre a contattare legali per determinare le azioni legali da intraprendere, gli operatori commerciali hanno espresso preoccupazione per come queste misure possano influenzare il loro lavoro. Il tema sarà discusso nella prossima seduta della Commissione Controllo e Garanzia, fissata per il 15 novembre alle ore 9:00, dove si prevede un confronto diretto tra l’assessore al commercio Zaira Zamparelli e rappresentanti delle associazioni locali.
Questa riunione rappresenta un’opportunità fondamentale per avviare un dialogo costruttivo sulla situazione attuale. Il Presidente della Commissione, Paolo Sola, ha sottolineato l’urgenza di creare un tavolo di discussione che permetta a tutte le parti coinvolte di esprimere le proprie necessità . La questione si intreccia con il bisogno di trovare un equilibrio tra i diritti dei residenti e quelli degli operatori commerciali che vivono di un settore sempre più difficile, specialmente in una città che ha puntato tanto sul turismo e la vita notturna per attrarre visitatori.
Il futuro della movida a Pescara rimane incerto. Le decisioni in arrivo potrebbero non solo cambiare il volto della zona di Piazza Muzii, ma anche influenzare il clima imprenditoriale nella città . Le speranze di un riequilibrio tra le esigenze della comunità e la sostenibilità delle attività commerciali sono un tema caldo che merita attenzione e rispetto da parte di tutti gli attori coinvolti.