Ordinanza comunale limita bivacchi e consumo di alcol nelle aree pubbliche di città italiane

Ordinanza comunale limita bivacchi e consumo di alcol nelle aree pubbliche di città italiane

Il Comune introduce nuove regole per vietare bivacchi, consumo di alcol e rumori molesti negli spazi pubblici, con sanzioni da 25 a 500 euro per garantire ordine, decoro e quiete urbana.
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Il Comune ha introdotto nuove regole per vietare bivacchi, consumo di alcol, rumori molesti e abbigliamento inappropriato negli spazi pubblici, con sanzioni da 25 a 500 euro per garantire decoro, sicurezza e quiete urbana. - Gaeta.it

Il Comune ha introdotto nuove regole per limitare alcune condotte nelle vie e spazi pubblici cittadini. Tra le misure ci sono divieti specifici su bivacchi, consumo di bevande alcoliche e comportamenti che possono disturbare la quiete pubblica. La sanzione prevista per chi non rispetta le norme va da 25 a 500 euro.

Divieto di bivaccare e sosta con vettovaglie nelle aree pubbliche

L’ordinanza impone il divieto di bivaccare con vettovaglie o qualsiasi altro tipo di oggetto nelle strade, piazze, portici, giardini e spazi pubblici. Questo significa che non è possibile sdraiarsi per terra, su panchine o muretti, né sedersi direttamente a terra in questi luoghi. La misura nasce dall’esigenza di mantenere l’ordine pubblico e garantire la fruibilità degli spazi a tutti cittadini e turisti. Il riferimento a vettovaglie copre ogni tipo di alimento o utensili per il consumo di cibo all’aperto, quindi anche picnic o simili sono soggetti a questa restrizione.

Divieto esteso a spazi frequentati

Questo divieto si estende a spazi frequenti della città solitamente utilizzati per soste informali, come portici o giardini pubblici. L’obiettivo principale è evitare che la permanenza prolungata e spesso disordinata in questi luoghi possa creare disagi o situazioni di degrado. In alcuni casi, bivaccare con oggetti di questo tipo può anche ostacolare il passaggio pedonale o limitare l’accesso alle aree. Per questo motivo, l’amministrazione comunale ha scelto di adoperare un limite netto, facilmente applicabile dalle forze dell’ordine.

Le multe possono raggiungere i 500 euro, un deterrente volto a scoraggiare comportamenti che alterano la convivenza civile nelle zone pubbliche. La sanzione minima di 25 euro lascia margini per interventi più leggeri in caso di infrazioni meno gravi o ripetute in misura minore.

Restrizioni sul consumo e detenzione di bevande alcoliche nelle vie e piazze

Con l’ordinanza è vietato detenere o consumare bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nelle strade e piazze. Questa misura è diffusa in diversi centri urbani italiani per prevenire episodi di ubriachezza molesta, risse o danni a beni pubblici. L’obiettivo è tutelare la sicurezza e la tranquillità di residenti e visitatori.

Lo stop riguarda sia il consumo che il possesso di bottiglie o lattine con alcol. Non importa quindi se la persona sta effettivamente bevendo, il semplice portare una bevanda alcolica è vietato. Questo limita anche la pratica di “street drinking” spesso associata a comportamenti poco rispettosi delle regole di convivenza.

L’orario di applicazione del divieto è generalmente esteso a tutto il giorno, garantendo così che gli spazi urbani restino liberi da disordini legati al consumo di alcol anche nelle ore diurne. Le forze dell’ordine possono intervenire in modo immediato per controllare la situazione e contestare la violazione.

Le sanzioni previste contribuiscono a dare valore a questa norma, rendendo chiaro che il consumo in strada non è tollerato. L’attenzione dei cittadini verso questo divieto può aiutare a migliorare il decoro urbano e prevenire comportamenti critici legati all’alcol.

Limiti sulle emissioni sonore e comportamento in abbigliamento pubblico

Il nuovo provvedimento stabilisce il divieto di emissioni sonore oltre la mezzanotte e mezza. Questo limite mira a contenere rumori molesti che possono disturbare il riposo notturno dei residenti, in particolare nelle zone centrali dove la vita sociale si protrae spesso fino a tardi. Le multe per violare il limite di rumore sono parte delle misure per tutelare la quiete pubblica e assicurare condizioni di vivibilità per chi abita nelle aree interessate.

Un altro divieto riguarda l’abbigliamento negli spazi pubblici: dal provvedimento emerge il divieto di girare a torso nudo, in costume da bagno o scalzi nelle strade e piazze. Questi divieti intendono mantenere un minimo di decoro e rispetto reciproco nel contesto urbano, soprattutto nelle ore serali e in luoghi frequentati da molte persone.

La limitazione non riguarda necessariamente le aree balneari o spazi specifici per il relax, ma si rivolge al centro città e alle zone commerciali o residenziali. Argomentazioni alla base di questa norma considerano aspetti sociali e di immagine urbana, oltre a prevenire situazioni che potrebbero risultare inappropriate in certi contesti pubblici.

Le forze dell’ordine potranno applicare sanzioni da 25 a 500 euro anche per queste violazioni, un modo per rinforzare il senso di responsabilità nei comportamenti in spazi condivisi.

Modalità di applicazione delle sanzioni e impatto sulle comunità locali

Gli agenti di polizia municipale e altre autorità competenti sono incaricati di vigilare il rispetto dell’ordinanza. L’intervento avviene sia in seguito a segnalazioni sia tramite controlli programmati, soprattutto nelle zone a maggior afflusso di persone.

Le multe previste, da 25 a 500 euro, si adattano al tipo di infrazione e alla sua gravità. Le sanzioni maggiori riguardano comportamenti ripetuti, intolleranza a richiami o situazioni più gravi di disturbo pubblico. Per le infrazioni minori, si punta su un approccio più contenuto ma fermo, per scoraggiare la recidiva.

La nuova ordinanza ha generato discussioni tra cittadini e amministratori, con punti di vista diversi su limiti e restrizioni. In alcuni quartieri si registrano apprezzamenti per la maggiore sicurezza e controllo del decoro. Altri residenti hanno manifestato preoccupazioni sulla possibile limitazione degli spazi e dei momenti di socialità all’aperto.

L’applicazione rigorosa della normativa può modificare le abitudini quotidiane di più persone, spingendo verso comportamenti più rispettosi delle regole comuni. Questo si riflette sulla qualità degli spazi pubblici e sulla convivenza urbana, temi da sempre al centro delle politiche municipali.

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