Omicidio di emanuela massicci a castignano, dettagli su maltrattamenti, lesioni e tortura contestati al marito

Omicidio di emanuela massicci a castignano, dettagli su maltrattamenti, lesioni e tortura contestati al marito

L’omicidio di Emanuela Massicci a Castignano rivela una lunga serie di maltrattamenti e torture da parte del marito Malavolta, arrestato con accuse di omicidio pluriaggravato e violenza domestica.
Omicidio Di Emanuela Massicci Omicidio Di Emanuela Massicci
L'omicidio di Emanuela Massicci a Castignano è stato provocato da maltrattamenti e violenze domestiche prolungate, con il marito arrestato per omicidio pluriaggravato. - Gaeta.it

L’omicidio di emanuela massicci, avvenuto a castignano lo scorso dicembre, ha aperto un’indagine con accuse pesanti rivolte al marito della vittima. Nel corso delle indagini, emersi particolari drammatici su maltrattamenti e violenze fisiche prolungate. Le autorità hanno ricostruito un quadro complesso di soprusi che hanno portato alla tragica morte della donna.

Le accuse contro malavolta e il contesto dell’omicidio

Il procuratore della repubblica di ascoli piceno, umberto monti, ha chiuso l’indagine sull’omicidio di emanuela massicci, consumatosi il 19 dicembre 2024 a castignano. L’uomo, marito della vittima, è stato arrestato immediatamente e resta in custodia cautelare in carcere. La magistratura ha contestato a malavolta l’omicidio pluriaggravato. Questo reato è stato ricostruito come conseguenza diretta di una serie di maltrattamenti, lesioni e atti di tortura ai danni della moglie.

Gli inquirenti hanno sottolineato che l’omicidio è stato compiuto con crudeltà, “per futili motivi”, approfittando della condizione di minorata difesa della donna. Nei dieci giorni che hanno preceduto la morte, la vittima sarebbe stata oggetto di continui atti di tortura. La situazione mostra una progressiva escalation di violenza culminata nel delitto. L’uomo, inoltre, ha commesso maltrattamenti che risalirebbero a inizio 2024, aggravati dalla presenza dei figli minori durante gli episodi. Un ulteriore fattore aggravante riguarda proprio questa condizione di minorata difesa di emanuela, che negli ultimi tempi sarebbe stata segregata in casa, impossibilitata a parlare o muoversi autonomamente, rendendo vani i tentativi di chiedere aiuto o difendersi.

I maltrattamenti, le lesioni e le modalità di tortura

Ai maltrattamenti si aggiungono accuse di lesioni plurime, anche con fratture, causate da strumenti da punta e da taglio in diverse parti del corpo di emanuela massicci. Le lesioni aggravano la posizione dell’indagato, in quanto sono state infierite sulla moglie con metodi particolarmente crudeli e in un contesto di violenze continue.

Le forze dell’ordine attribuiscono a malavolta futili motivi per la sua condotta violenta, sottolineando la gravità della tortura. Questo episodio rappresenta un caso estremo di violenza domestica, con conseguenze letali. La segregazione in casa e l’inabilità della vittima hanno determinato una condizione di estrema vulnerabilità. Dagli accertamenti emerge la durata e la sistematicità degli abusi, con un’escalation che ha portato alla morte di emanuela.

Le indagini e i riscontri scientifici

Le investigazioni sono state svolte dal nucleo investigativo dei carabinieri di ascoli piceno, con il supporto della sezione di polizia giudiziaria della procura. Importante il contributo del reparto analisi criminologiche del ris di roma che ha effettuato perizie specifiche. Fondamentali sono stati i risultati degli esami della medicina legale effettuati dall’azienda sanitaria territoriale di ascoli piceno.

Nel corso di un incidente probatorio, i consulenti hanno stabilito la capacità di intendere e volere di malavolta al momento dei fatti, elemento decisivo per la prosecuzione dell’indagine e la formulazione delle accuse. Questo ha escluso la presenza di condizioni psichiche tali da ritenere l’uomo incapace di responsabilità al momento degli atti contestati.

Gli elementi raccolti nelle indagini costituiscono un corpo probatorio dettagliato e solido, focalizzato sull’esclusione di attenuanti e sulla gravità delle violenze. I carabinieri hanno ricostruito modalità, tempistiche e impatto delle torture e delle aggressioni fisiche inflitte alla vittima, delineando con precisione il tragico corso degli eventi.

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