Il 28 febbraio 2025, l’ospedale “Spaziani” di Frosinone ha vissuto un momento speciale con la nascita di due gemelline, Ginevra e Isabel. Questo evento eccezionale, l’unico nel suo genere negli ultimi anni, è stato celebrato dai genitori Manola e Gianluca con un post di gratitudine sui social, riconoscendo il lavoro del primario Francesco Angeletti e del personale medico. Tuttavia, questo lieto evento si inserisce in un contesto di difficoltà per i reparti di ostetricia e ginecologia della zona, caratterizzato da un costante calo delle nascite.
I dati sulle nascite in provincia di Frosinone
La situazione demografica nella provincia di Frosinone è allarmante. Secondo il sistema Prevale, che raccoglie i dati sulle nascite, negli ultimi dieci anni si è registrato un abbattimento significativo delle nascite. Nel 2014, gli ospedali ciociari hanno assistito a 3781 nascite, mentre nel 2023 questo numero è sceso a soli 2631, con una diminuzione di oltre il 30%. Le proiezioni per il 2024, sebbene preliminari, indicano un ulteriore calo, con meno di duemila parti previsti nella provincia. Al momento attuale, Sora e Cassino non riescono a garantire il numero minimo di cinquecento parti annui, soglia indicata dall’accordo Stato-regioni per la sostenibilità dei reparti.
Le cause alla base di questa depressione delle nascite sono molteplici, spaziando dalla diminuzione generale delle nascite in Italia all’emigrazione di famiglie verso strutture sanitarie nella capitale. Nel 2022 e 2023, l’Istat ha certificato un calo del 3,89% delle nascite, e nel decennio 2014-2023 sono quasi diecimila i nati in meno rispetto al decennio precedente. La tendenza alla mobilità sanitaria ha portato molte donne a scegliere di partorire in ospedali esterni, principalmente a Roma. Infatti, nel 2023, 954 dei 2631 parti avvenuti in provincia sono stati effettuati in altri ospedali.
Le cause della migrazione sanitaria
Il fenomeno dell’emigrazione delle partorienti da Frosinone verso altre zone è stato chiaramente documentato e offre spunti di riflessione sulle condizioni dell’ospedale locale. Un aspetto cruciale è l’assenza di analgesia epidurale negli ospedali provinciali. Questa mancanza spinge molte donne a optare per strutture in cui tale forma di analgesia è disponibile, mentre l’analgesia inalatoria utilizzata in provincia risulta meno efficace. I specialisti sottolineano che la paura del dolore è uno dei principali motivi di scelta per le partorienti.
Per affrontare questo problema, la Asl di Frosinone ha recentemente bandito un concorso per assumere 32 dirigenti medici nella disciplina di anestesia e rianimazione. Allo stesso tempo, è chiara la carenza generale di personale negli ospedali della provincia. Negli ultimi mesi, il reparto di ginecologia e ostetricia allo “Spaziani”, guidato dal dottor Francesco Angeletti, ha subito la perdita di cinque medici. Sia a Cassino che a Sora le risorse disponibili sono ridotte e spesso supportate solo da liberi professionisti.
Criticità strutturali e future prospettive
Le carenze non riguardano solo il personale medico, ma si estendono anche alle strutture. All’ospedale “Spaziani” di Frosinone, su tre sale parto, risulta disponibile solo un letto per il parto, in condizioni non ottimali. Questa situazione influisce notevolmente sulla qualità del servizio offerto e incrementa la propensione delle famiglie a cercare assistenza altrove.
La direzione sanitaria sta lavorando per risolvere queste problematiche attraverso vari interventi, che includono il reperimento di personale e eventuali miglioramenti infrastrutturali. La sfida è complessa e richiederà un approccio mirato per garantire alle partorienti della provincia di Frosinone un servizio adeguato e sicuro.