Nasce la Social Sustainability Week: i giovani italiani e le sfide della sostenibilità sociale

Nasce la Social Sustainability Week: i giovani italiani e le sfide della sostenibilità sociale

I giovani italiani tra i 16 e i 34 anni si mobilitano per la sostenibilità sociale, evidenziando la necessità di un cambiamento significativo e affrontando sfide economiche e ambientali nella loro vita quotidiana.
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Nasce la Social Sustainability Week: i giovani italiani e le sfide della sostenibilità sociale - Gaeta.it

La nuova generazione di italiani, in particolare i giovani tra i 16 e i 34 anni, sta emergendo come protagonista nel dibattito sulla sostenibilità sociale. Secondo la ricerca di Eikon Strategic Consulting Italia, presentata in occasione della Social Sustainability Week che si tiene a Roma dal 2 al 6 dicembre, oltre 11,5 milioni di ragazzi si affacciano alla vita pubblica sostenendo la necessità di un cambiamento significativo nella società. L’analisi approfondita rivela come i giovani siano consapevoli delle tematiche relative all’ambiente e alla sostenibilità, ma si trovino spesso a vivere in condizioni che limitano le loro scelte.

L’importanza della Social Sustainability Week

La Social Sustainability Week è stata concepita per creare una rete di collaborazioni tra organizzazioni e leader che operano nel campo della sostenibilità sociale. Cristina Cenci, Senior Partner di Eikon, sottolinea l’obiettivo di costruire una comunità di pensiero in grado di influenzare pratiche concrete e normative che possano favorire un cambiamento sostanziale. L’evento di apertura ha dato spazio a un dibattito in cui sono intervenuti esperti e rappresentanti di associazioni, illustrando le problematiche attuali che i giovani affrontano.

Il panel di esperti include nomi di spicco come Paola Ansuini di Banca d’Italia ed Enrico Giovannini di AsviS, che hanno messo in luce l’importanza di rimanere connessi ai giovani per comprendere le loro esigenze e aspirazioni. Queste dinamiche sono cruciali per le aziende e le istituzioni, che devono adattarsi a un contesto in continua evoluzione, in cui il coinvolgimento dei più giovani è fondamentale per garantire un futuro sostenibile.

La ricerca “Giovani e sostenibilità sociale”

La ricerca condotta ha rivelato che il 78% dei giovani conosce l’Agenda 2030 e una percentuale simile avverte una forte responsabilità nei confronti della sostenibilità sociale. Tuttavia, è emerso che le aziende e le istituzioni non riescono a mantenere un livello di engagement paragonabile, con il 47% che ritiene le aziende insufficientemente coinvolte e il 38% che ha una percezione simile riguardo le istituzioni. Strumenti come smart working e flessibilità lavorativa sono apprezzati, ma resta un forte scetticismo riguardo all’impegno reale per il benessere psico-fisico.

Un aspetto interessante della ricerca è rappresentato dal fatto che oltre il 25% dei giovani fatica a dare una definizione precisa di sostenibilità sociale, e quasi il 90% non conosce l’acronimo ESG . Questo mette in evidenza una disconnessione tra l’educazione ricevuta e l’effettiva comprensione delle problematiche globali.

Prospettive lavorative e attenzione alla meritocrazia

La rilevazione ha inoltre affrontato il tema delle prospettive lavorative per i giovani, dove solo il 37% degli intervistati ritiene di avere più opportunità rispetto alla generazione precedente. Nonostante ciò, il 60% crede che ci sia meritocrazia, mentre il 13% attribuisce importanza al ruolo della fortuna. La percezione di inadeguatezza economica è palpabile, con più della metà degli intervistati che si dichiarano preoccupati per la propria salute e il proprio benessere.

La questione della discriminazione di genere nel mondo del lavoro emerge chiara, con il 59% che afferma che le madri subiscono svantaggi professionali. Questo solleva interrogativi su come le istituzioni e le aziende stiano affrontando il tema dell’uguaglianza e delle pari opportunità.

Verso una sostenibilità pragmatica e futura

Una constatazione interessante riguarda la transizione energetica e la percezione del nucleare come una possibile soluzione green: il 56% degli intervistati si dichiara favorevole. In termini di scelte quotidiane, tuttavia, il pragmatismo sembra prevalere: il 75% non considera la sostenibilità quando si tratta di spostamenti, puntando su comodità e velocità.

Quest’approccio evidenzia un contrasto tra intenzioni e realtà: sebbene i giovani esprimano preoccupazioni per temi come clima e inquinamento, le loro scelte di consumo sono spesso influenzate prioritariamente da fattori economici. Il livello di attenzione verso gli aspetti ecologici sembra inadeguato rispetto all’urgenza delle problematiche attuali.

Il futuro, pertanto, si presenta con sfide molteplici. I giovani italiani si trovano a dover affrontare una realtà complessa, in cui le questioni economiche, sociali e ambientali si intrecciano, influenzando non solo le loro scelte professionali, ma anche il loro benessere personale e la resilienza emotiva. La Social Sustainability Week rappresenta, dunque, un’importante opportunità per dare voce a questa generazione e costruire un dialogo produttivo per un futuro sostenibile.

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