L’arresto di Giovanni Apicella chiude una ricerca durata quasi due settimane dopo la sua evasione dagli arresti domiciliari lo scorso 8 luglio. L’uomo, con legami accertati al clan Cesarano, è stato fermato dai carabinieri in un bed and breakfast a Pompei. Le operazioni hanno messo fine alla sua latitanza nell’area vesuviana.
Evasione e indagini nel vesuviano
Giovanni Apicella aveva fatto perdere le sue tracce subito dopo essersi allontanato dagli arresti domiciliari cui era sottoposto dal 2025. Da quel momento, le autorità avevano intensificato le ricerche concentrandosi nel territorio intorno al Vesuvio, in particolare nell’area di Pompei e Castellammare di Stabia. Apicella, 37 anni, è considerato vicino al clan Cesarano, cosa che ha reso urgente la sua cattura vista la gravità delle accuse a suo carico.
Le indagini hanno sfruttato il coordinamento tra le diverse unità dei carabinieri, che hanno passato al setaccio le strutture ricettive e i luoghi isolati dove poteva nascondersi. I sospetti dei militari si sono aggiunti nel momento in cui l’uomo non è stato trovato negli spostamenti noti e nei luoghi abituali. La zona intorno a Pompei, con il suo fitto tessuto di piccoli alberghi e bed and breakfast, è diventata il punto chiave delle ricerche.
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Il ruolo della corte d’appello e le misure cautelari
L’arresto di Apicella è stato possibile dopo l’emissione di un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare da parte della IV sezione penale della Corte d’Appello di Napoli. Questa decisione ha deteriorato le condizioni restrittive, scaturite dai gravi reati contestati a Apicella: atti intimidatori, danneggiamento aggravato e porto abusivo di armi in luogo pubblico.
Gli atti intimidatori e il possesso illegale di armi sono contestazioni che hanno pesato sull’inchiesta aperta contro di lui, rendendo fondamentale il contenimento della sua fuga. L’aggravamento della misura ha permesso ai carabinieri di agire nell’immediato, imponendo il fermo di un uomo ritenuto pericoloso e un potenziale rischio per la sicurezza pubblica.
L’arresto nel bed and breakfast di Pompei e il trasferimento in carcere
Il ritrovamento e l’arresto di Apicella sono avvenuti in un bed and breakfast di Pompei, dove era riuscito a nascondersi dopo la fuga dagli arresti domiciliari. I carabinieri della sezione operativa della compagnia di Castellammare di Stabia lo hanno sorpreso in questo luogo, ponendo fine alla sua latitanza.
Dopo aver espletato le formalità previste, il 37enne è stato condotto nella casa circondariale di Napoli-Poggioreale. Ora è a disposizione dell’autorità giudiziaria per affrontare le accuse che gli vengono rivolte. Questa cattura rappresenta un passo significativo nell’ambito delle operazioni contro i clan criminali attivi nell’area vesuviana.