Milano continua a investire nella sua eredità culturale, rinnovando per altri diciotto anni il contratto con la Libreria Rizzoli, un'icona nel cuore della Galleria Vittorio Emanuele II. Questo spazio, attivo dal 1949, non solo offre una vasta selezione di libri, ma rappresenta anche un importante punto di riferimento per la promozione della cultura nella metropoli. La delibera proposta dall'assessore Emmanuel Conte segna un passo significativo nel mantenere vivo il patrimonio culturale milanese.
La decisione dell'amministrazione comunale
La delibera, approvata dalla Giunta Comunale, è stata presentata dall'assessore alle Risorse finanziarie, economiche e patrimoniali, Emmanuel Conte. Essa prevede che alla scadenza dell'attuale concessione — che avverrà all'inizio del prossimo anno — la Libreria Rizzoli potrà continuare a gestire uno spazio di oltre mille metri quadri all'interno della Galleria. Questo rinnovo è considerato cruciale, non solo per la storicità della libreria, ma anche per il ruolo che essa ricopre nell'offrire un servizio culturale alla comunità.
Conte ha sottolineato l'importanza di mantenere un equilibrio tra commercio e cultura in una delle gallerie più celebri del mondo. La Libreria Rizzoli rappresenta una fusione di entrambe le dimensioni, promuovendo la lettura e fungendo da ritrovo per i lettori milanesi e turisti. Con questa decisione, l'amministrazione mira a valorizzare ed elevare la Galleria Vittorio Emanuele II, preservando la sua identità storica e culturale.
L'importanza della libreria per la cultura milanese
Aperta nel 1949, la Libreria Rizzoli ha saputo mantenere la propria rilevanza nel panorama editoriale milanese e nazionale. La sua posizione privilegiata all'interno della Galleria la rende accessibile sia ai locali sia ai visitatori della città. La libreria non è solo un punto vendita, ma un centro di aggregazione culturale, ospitando eventi, presentazioni di libri e incontri con autori.
Il suo ruolo va oltre il semplice commercio di libri; essa contribuisce attivamente alla promozione della lettura e alla diffusione della cultura. Attraverso collaborazioni con scuole e università, la Libreria Rizzoli svolge una funzione educativa, incentivando i giovani a scoprire il mondo dei libri e della conoscenza. Inoltre, il vasto assortimento di titoli, dai bestseller ai libri di nicchia, rende la libreria un punto di riferimento per gli appassionati di ogni genere.
Il valore storico della Rizzoli è innegabile. Anche in un’epoca in cui il digitale sta conquistando sempre più terreno, questo spazio rappresenta un baluardo della tradizione e dell’amore per la lettura. L'impegno del Comune di Milano nel rinnovare la concessione testimonia un riconoscimento di questi valori.
Il modello economico della nuova concessione
La procedura di assegnazione della Libreria Rizzoli nella Galleria Vittorio Emanuele II avverrà senza la consueta gara d'appalto, a causa del valore storico e culturale dello spazio. Questo è un aspetto che evidenzia l'intenzione dell'amministrazione comunale di favorire la continuità di attività che hanno un significato speciale per la città.
Il nuovo contratto stabilirà un canone che, pur essendo sostenibile per le attività librarie, non sarà allineato ai valori di mercato attuali. Ciò rappresenta un'opportunità per la libreria di mantenere la propria operatività senza dover affrontare i costi proibitivi che invece caratterizzano il mercato degli affitti in una località così prestigiosa.
Questa scelta, secondo l'assessore Conte, è strategica per garantire un "mix commerciale" che tuteli le esigenze culturali della Galleria, consentendo di continuare a offrire un servizio prezioso ai lettori. L’assegnazione a lungo termine è vista come un modo per rafforzare l’immagine della Galleria Vittorio Emanuele II come luogo di cultura e intrattenimento, mantenendo viva la tradizione di un servizio librario riconosciuto e apprezzato.
Milano si prepara così a un futuro in cui la cultura continua a occupare un posto centrale nel suo tessuto urbano e sociale.
Ultimo aggiornamento il 3 Agosto 2024 da Sara Gatti
