Il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni regionali nelle Marche, Matteo Ricci, ha parlato pubblicamente dopo aver ricevuto un avviso di garanzia collegato a un’inchiesta sugli affidi dei murales. L’indagine, che risale a oltre un anno fa, sta occupando le cronache locali. Ricci ha spiegato la sua posizione con un video diffuso sui social, sottolineando di non aver mai gestito direttamente quelle pratiche amministrative.
Matteo ricci si difende dall’avviso di garanzia per gli affidi dei murales
Matteo Ricci ha ricevuto un’avviso di garanzia in relazione a un’indagine che riguarda gli affidamenti pubblici legati ai lavori sui murales nelle Marche. La notizia è emersa su stampa e social il 2025, gettando nuova luce su una vicenda seguita dalla magistratura da oltre un anno. Ricci ha detto di essere rimasto sorpreso da questa mossa, visto che non ha mai seguito personalmente le procedure di affidamento. In 15 anni al governo della città, ha ricordato, ha sempre lasciato questi compiti ai suoi dirigenti e collaboratori di fiducia.
Nel video, Ricci ha precisato di non aver mai tratto alcun beneficio economico dagli accadimenti, bensì solo una possibile utilità dal punto di vista politico. L’accusa quindi non riguarda guadagni patrimoniali, ma un presunto ritorno elettorale. Ricci ha manifestato amarezza e disappunto per la tempistica, che coincide con l’avvicinarsi delle elezioni regionali, e ha confermato di mantenere fiducia nella magistratura, spiegando di voler chiarire ogni punto durante gli interrogatori che lo riguarderanno.
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Contesto e sviluppi dell’inchiesta sugli affidamenti dei murales nelle marche
L’inchiesta sugli affidamenti pubblici per i murales nelle Marche è iniziata oltre un anno fa e ha coinvolto diversi esponenti della pubblica amministrazione. Questi lavori, pensati per valorizzare spazi urbani con interventi artistici, sono finiti sotto la lente della magistratura per presunte irregolarità negli appalti. Diversi soggetti sarebbero indagati per modalità poco trasparenti negli affidamenti, anche se al momento non sono ancora emerse sentenze definitive.
Il coinvolgimento di Matteo Ricci segna una nuova fase dell’inchiesta visto il suo ruolo di candidato presidente della regione. Ricci ha spiegato che, in passato, il suo impegno è stato rivolto a tematiche più generali e che non si è mai occupato di queste pratiche di assignazione dei lavori. Ha detto di aver sempre affidato questi compiti ai suoi responsabili di fiducia, rimanendo perciò fuori dalle questioni operative. Queste precisazioni, e la volontà di comparire davanti al procuratore, indicano la sua intenzione di chiarire completamente la sua posizione.
La vicenda si inserisce in un contesto complesso dove controlli e verifiche su appalti pubblici continuano a suscitare attenzione nelle Marche. Il caso, al momento, riguarda soprattutto presunte anomalie gestionali senza coinvolgimenti diretti riguardanti guadagni personali. Le prime reazioni politiche e sociali hanno mostrato un clima teso, specie per la sovrapposizione temporale con il momento elettorale.
Reazioni politiche e possibili ripercussioni sulle elezioni regionali del 2025
Il coinvolgimento di Matteo Ricci nell’inchiesta arriva in un momento delicato per la politica marchigiana, con le elezioni regionali fissate entro i prossimi mesi. Come candidato indicato dal centrosinistra, questa vicenda rischia di modificare gli equilibri in campo. Ricci, attraverso il video pubblicato, ha voluto dichiarare serenità nel merito e affermare di non aver commesso alcun illecito. Ha anche espresso grande amarezza per l’arrivo dell’avviso di garanzia proprio alla vigilia della campagna elettorale.
Da parte degli avversari politici, la notizia è stata utilizzata per sollevare dubbi sulle modalità di gestione del centrosinistra in passato, anche se l’inchiesta non ha condotto a condanne né a prove definitive contro Ricci. Simpatizzanti e partiti dello stesso schieramento hanno invece espresso solidarietà al candidato, sostenendo l’importanza di un giusto procedimento e del rispetto della presunzione di innocenza.
Le prossime settimane saranno decisive per capire se ci saranno ulteriori sviluppi nell’indagine e come si rifletteranno questi sulla competizione elettorale. Ricci ha promesso di collaborare pienamente con la magistratura per chiarire ogni punto e di continuare la sua campagna con la stessa determinazione, puntando a mantenere un confronto politico basato su fatti concreti. La partita nelle Marche resta quindi aperta e in evoluzione.