Maltempo e vento forte in Friuli Venezia Giulia: un bilancio delle conseguenze

Maltempo e vento forte in Friuli Venezia Giulia: un bilancio delle conseguenze

Maltempo in Friuli Venezia Giulia: forti venti, piogge abbondanti e neve a basse quote causano danni significativi e disagi, con interventi dei vigili del fuoco per emergenze e allagamenti.
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Maltempo e vento forte in Friuli Venezia Giulia: un bilancio delle conseguenze - Gaeta.it

Un forte cambiamento meteorologico ha colpito la regione del Friuli Venezia Giulia con danni significativi e disagi per la popolazione. La Protezione Civile aveva emesso un’allerta gialla, prevedendo l’arrivo di forti venti e precipitazioni. Con l’arrivo del freddo dalle Alpi, le condizioni meteorologiche sono rapidamente mutate, portando neve in montagna e forti raffiche di vento.

Il passaggio del freddo e le precipitazioni

Nella notte, le temperature hanno subito un netto abbassamento grazie all’ingresso di una massa d’aria fredda proveniente da nord. Questo ha permesso a precipitazioni abbondanti di verificarsi su gran parte del territorio. Nella pianura e lungo la costa, sono stati registrati accumuli di pioggia variabili tra i 20 e i 60 mm, mentre sulla catena montuosa si sono registrati dati simili, con gli accumuli più elevati riscontrati nelle Prealpi Giulie, dove la pioggia ha raggiunto punte di 50 mm.

La neve ha fatto la sua comparsa a quote che si sono abbassate fino a 500 metri sulle Alpi e 700 sulle Prealpi, creando un paesaggio invernale ma anche potenzialmente pericoloso per chi si avventura in montagna. Le condizioni sono state aggravate dalle forti correnti d’aria che hanno soffiato da nord e nord-est, disturbando non solo le attività quotidiane, ma anche il traffico locale.

Raffiche di vento e impatti sul territorio

Le raffiche di vento hanno avuto un impatto significativo, soprattutto nella pianura udinese e nell’Isontino, dove hanno toccato in media i 70 km/h e talvolta hanno superato gli 80 km/h. Sulla costa, i valori di intensità sono stati ancora più elevati, oscillando tra i 70 e i 90 km/h, rendendo difficile anche la navigazione marittima e creando problemi di sicurezza. In particolare, sulla vetta della Pala d’Altei, nel comune di Montereale Valcellina, è stato registrato il record di 216 km/h, un fenomeno estremo che ha destato preoccupazione tra i meteorologi e i residenti.

Sulla costa, il vento di bora ha soffiato con forza fino al pomeriggio, e anche se il maltempo ha mostrato segni di miglioramento, le raffiche hanno continuato a presentare qualche rischio per le operazioni all’aperto. Le temperature notturne sono scese, con minimi che localmente si sono attestati sotto i -10 °C nelle zone montane.

Emergenze e interventi dei vigili del fuoco

A causa del maltempo, i vigili del fuoco hanno ricevuto un elevato numero di chiamate, attestandosi su 45 per soccorso tecnico, e questo numero è aumentato durante la mattinata. Le richieste di intervento per allagamenti sono state particolarmente significative nelle città di Udine e Trieste, dove sette abitazioni hanno riportato danni ingenti.

Inoltre, sono state effettuate 25 chiamate relative a crolli di alberi in vari comuni, tra cui Aviano, Colloredo di Montalbano e Trieste. Un episodio preoccupante ha interessato anche la caduta di massi a Resia, segnalando l’impatto del maltempo su strade e infrastrutture locali. Le interruzioni della corrente elettrica si sono diffuse in diverse zone, come a Tarvisio, dove si è verificato un guasto a una cabina.

Misure di sicurezza e chiusure temporanee

In considerazione delle condizioni climatiche critiche, il comune di Trieste ha disposto la chiusura dei giardini pubblici per la giornata, a tutela della sicurezza dei cittadini. Queste misure hanno l’obiettivo di prevenire incidenti dovuti a cadute di alberi o schegge volanti. Con le previsioni che indicano un miglioramento graduale delle condizioni meteo nelle prossime ore, i servizi di emergenza rimangono in allerta, pronti a rispondere a ulteriori necessità che potrebbero insorgere.

La situazione ha messo in evidenza l’abilità dei comuni e delle istituzioni locali di affrontare sfide meteorologiche impreviste, cercando di garantire la sicurezza della popolazione e limitando i danni quanto più possibile.

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