La recente decisione del tribunale di Napoli Nord ha portato a una svolta significativa nella politica di Frignano, piccolo comune del Casertano. L’organo giudiziario ha stabilito l’incompatibilità di Lucio Santarpia con la carica di sindaco, dopo aver considerato le evidenze relative a possibili conflitti di interesse legati alla sua famiglia.
il caso di lucio santarpia e le accuse di conflitto d’interesse
L’ordinanza è stata rilasciata dalla prima sezione civile, presieduta dalla giudice Alessandra Tabarro insieme ai colleghi Eugenio Troisi e Nadia Zampogna. Il ricorso che ha portato a questa decisione è stato presentato da alcuni consiglieri di opposizione subito dopo l’elezione di Santarpia nel mese di ottobre 2021. Le accuse hanno preso spunto da segnalazioni da parte della segretaria comunale, suggerendo la presenza di un potenziale conflitto d’interesse. Questo si sarebbe creato a causa del coinvolgimento di Gaetano Santarpia, fratello del sindaco, che svolgeva il ruolo di rappresentante legale della GE.TE.T. Spa, società che gestisce il servizio di tesoreria per il comune.
Il contratto di appalto per la gestione di questo servizio era stato firmato nel giugno 2021, prima che Lucio Santarpia assumesse l’incarico di primo cittadino. Nonostante ciò, l’eletta autorità ha sempre respinto le accuse, affermando che non vi erano motivi di incompatibilità poiché i legami familiari tra lui e i soci della società erano di terzo grado, mentre la legge prevede incompatibilità fino al secondo grado. È interessante notare che la difesa di Santarpia ha cercato di inquadrare la questione non nei termini di un legame con il legale rappresentante della società, ma piuttosto con i soci stessi.
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la decisione del tribunale: l’importanza della figura del legale rappresentante
Tuttavia, il giudice ha ritenuto di non seguire questa interpretazione. Nella sua decisione, il tribunale ha evidenziato che l’incompatibilità non si limita solo ai rapporti tra il sindaco e i soci della società appaltatrice, ma deve includere anche quelli con il legale rappresentante. In questo caso specifico, il fratello di Santarpia, Gaetano, esercita ruoli chiave nella gestione della GE.TE.T. Spa, incluso quello di indicare l’orientamento dell’assemblea soci e curare l’esecuzione dei contratti.
Questi aspetti legali non possono essere sottovalutati perché i poteri di un legale rappresentante influiscono significativamente sull’operato della società e, quindi, sul rapporto con il comune. Si considera infatti che la funzione di tesoriere comunale implichi una vigilanza pubblica continuativa, la quale, in questo contesto, risulta profondamente connessa all’agire del sindaco, creando un evidente conflitto di interessi.
le implicazioni della sentenza per il futuro politico di frignano
Concludendo, il collegio giudicante ha formalmente dichiarato che l’incompatibilità sussiste per il sindaco il cui fratello è il legale rappresentante della GE.TE.T. Spa, che gestisce il servizio di tesoreria per il Comune di Frignano. Questa sentenza non solo sancisce un importante precedento per la politica locale, ma solleva interrogativi più ampi sulla gestione delle cariche pubbliche e dei legami familiari nel contesto politico.
Il futuro di Lucio Santarpia nel ruolo di sindaco è ora incerto, e la vicenda si presta a riflessioni sulle modalità di gestione dei conflitti d’interesse nella pubblica amministrazione. La decisione del tribunale potrebbe influire anche sul modo in cui la comunità di Frignano percepisce tali dinamiche interne, e sarà interessante osservare le reazioni a questo colpo di scena politico.