L'intelligenza artificiale minaccia i diritti d'autore: un futuro incerto per musicali e audiovisivi

L’intelligenza artificiale minaccia i diritti d’autore: un futuro incerto per musicali e audiovisivi

Il XV Rapporto Civita evidenzia i rischi per autori musicali e audiovisivi nell’era dell’Intelligenza Artificiale, con previsioni di perdite significative nei diritti d’autore e la necessità di strategie proattive.
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L'intelligenza artificiale minaccia i diritti d'autore: un futuro incerto per musicali e audiovisivi - Gaeta.it

La recente presentazione del XV Rapporto Civita ha acceso i riflettori sui rischi che gli autori musicali e audiovisivi affrontano nell’era dell’Intelligenza Artificiale. Matteo Fedeli, direttore generale della SIAE, ha delineato l’impatto significativo che la tecnologia avrà sul settore, evidenziando una potenziale perdita di ricavi da diritti d’autore. Secondo i dati, nel prossimo quinquennio, il settore musicale potrebbe vedere un calo del 24% mentre quello audiovisivo un 21%. Il report mette in luce la necessità di una strategia proattiva per affrontare le sfide cui i creatori sono chiamati a rispondere.

Il report sulle perdite di diritti d’autore

Il XV Rapporto Civita, presentato oggi a Roma, contiene ricerche della CISAC che supportano le affermazioni di Fedeli. L’analisi prevede una carenza di entrate da parte degli autori che potrebbe raggiungere i 22 miliardi di euro entro il 2028. Questi dati costituiscono una seria allerta per il settore creativo, già sotto pressione per la crescente risolutezza delle tecnologie intelligenti. Attualmente, una partita si sta giocando su come bilanciare l’innovazione tecnologica con la protezione dei diritti d’autore.

La nuova ricerca di CISAC ha portato alla luce un contesto in cui le opere artistiche vengono sempre più replicate o generate tramite algoritmi di intelligenza artificiale. Questo fenomeno mette in discussione i modelli tradizionali di distribuzione e monetizzazione della musica e dei contenuti audiovisivi. Gli autori si trovano a fronteggiare un panorama in rapida evoluzione, in cui l’origine della loro creazione può diventare incerta e i diritti di uso possono essere facilmente infranti.

Le iniziative per proteggere gli autori

Per far fronte a queste sfide emergenti, la SIAE ha avviato un approccio che punta sulla collaborazione con legislatori e stakeholder del settore. Fedeli ha sottolineato l’importanza di un’applicazione corretta dell’AI Act, che si propone di stabilire norme chiare per la protezione dei diritti d’autore. La SIAE sta lavorando per garantire che il quadro normativo si adatti alle nuove esigenze, ma c’è anche la consapevolezza che serve una comunicazione efficace per sensibilizzare e informare gli autori sui loro diritti.

In questo contesto, è essenziale una maggiore diffusione delle conoscenze relative alle normative esistenti. Organizzare seminari di formazione e creare materiali informativi possono sinergicamente contribuire a creare un ambiente più sicuro per gli autori. L’innovazione non deve minimizzare l’importanza della creatività umana, che rimane il fulcro dei processi artistici. La SIAE intende continuare a promuovere i diritti degli autori, garantendo che l’Intelligenza Artificiale venga gestita in modo da tutelare la creatività e i guadagni potenziali di ognuno.

Il futuro dell’intelligenza artificiale nella creatività

La prospettiva dell’intelligenza artificiale nel settore creativo porta con sé sia opportunità che sfide. Gli avvertimenti espressi da Matteo Fedeli sottolineano che l’IA non dovrebbe essere vista come una minaccia, ma piuttosto come uno strumento che richiede un approccio proattivo. È cruciale pianificare un futuro in cui progresso tecnologico e tutela dei diritti siano allineati. Le realtà creative devono rimanere al centro del dibattito, affinché il valore delle opere artistiche possa essere preservato.

Il dibattito attorno all’utilizzo della tecnologia evolve, e la community culturale deve prepararsi a affrontare le impotenze e le incomprensioni che emergono. Le soluzioni devono essere versatili, tenendo conto delle peculiarità del settore musicale e audiovisivo, e creando un terreno fertile in cui gli artisti possano continuare a produrre senza timore di perdere ciò che compongono. La pianificazione a lungo termine è fondamentale per garantire che le opere creative possano prosperare anche in un’era di avanzamenti tecnologici rapidi e inarrestabili.

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