L’azienda pubblica Eur Spa, proprietaria dei terreni destinati all’acquario dell’Eur, è intervenuta a chiarire le responsabilità legate ai lavori in corso dopo alcune recenti notizie di stampa. Il progetto, affidato dal 2008 a Mare Nostrum Romae Srl, resta fermo e ancora in fase di cantiere. Nel frattempo, una sentenza del tribunale di Roma del 25 giugno 2025 ha dato ragione a Eur Spa riconoscendo a suo favore penali importanti per i ritardi accumulati.
Il rapporto tra eur spa e mare nostrum romae srl: concessione e responsabilità
I terreni su cui si sta cercando di realizzare il cosiddetto Museo Marino Mediterraneo Mare Nostrum sono di proprietà di Eur Spa, società partecipata al 90% dal ministero dell’Economia e delle Finanze e al 10% da Roma Capitale. Nel 2008, la società ha affidato a Mare Nostrum Romae Srl la gestione completa del progetto. Questa concessione nasce da un’approvazione comunale del 2006, che ha dato l’ok all’iniziativa di creare un museo marino nell’area.
Responsabilità unica di mare nostrum romae srl
Eur Spa precisa che Mare Nostrum Romae Srl è l’unico soggetto responsabile non solo dell’andamento dei lavori ma anche della gestione dell’intero complesso, compreso lo stato attuale dell’area e l’apertura dell’acquario. L’impresa ha inoltre in carico il ripristino del funzionamento idrico del Laghetto e la riqualificazione del vicino Teatro Verde.
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L’azienda pubblica ha specificato che tutte le difficoltà tecniche e finanziarie emerse durante la realizzazione del progetto vanno imputate esclusivamente a Mare Nostrum Romae Srl. Eur Spa, di fatto, non ha avuto ruolo attivo nella conduzione delle opere.
La sentenza del tribunale di roma e le penali per i ritardi nei lavori
Il 25 giugno 2025 il tribunale di Roma ha emesso una sentenza che ha riconosciuto le richieste risarcitorie avanzate da Eur Spa. La corte ha attribuito interamente a Mare Nostrum Romae Srl la responsabilità dei ritardi nella realizzazione del complesso. Di conseguenza, la società privata è stata condannata a pagare le penali contrattuali previste, oggi superiori ai 25 milioni di euro.
Questa decisione conferma l’esclusività della responsabilità nella gestione e nell’esecuzione dei lavori da parte di Mare Nostrum Romae Srl. Per Eur Spa si tratta di un passo formale fondamentale per tutelare i diritti del patrimonio pubblico e degli azionisti.
Penali contrattuali e conseguenze
Il riconoscimento delle penali per i ritardi sottolinea la fermezza con cui il tribunale ha valutato l’inadempienza di Mare Nostrum Romae Srl e rafforza la posizione di Eur Spa nel voler ristabilire controllo e responsabilità sull’area.
La risoluzione del contratto e il futuro dell’area dell’acquario
A fronte del perdurare dell’inadempimento di Mare Nostrum Romae Srl, il consiglio di amministrazione di Eur Spa ha deliberato la risoluzione del contratto di concessione stipulato il 16 febbraio 2006 e di tutti gli atti integrativi successivi. Questa decisione rappresenta un intervento necessario per bloccare una situazione ormai ferma da anni.
Prossimi passi per la gestione pubblica
Nei prossimi giorni, Eur Spa avvierà le interlocuzioni con l’obiettivo di riportare la proprietà e la gestione dell’area interamente sotto controllo pubblico. Lo scopo è trovare un accordo conciliativo che permetta di chiudere i rapporti pendenti con Mare Nostrum Romae Srl e definire il destino del progetto nel modo più conveniente per la città di Roma e per i soggetti pubblici coinvolti.
L’attenzione rimane alta, vista l’importanza strategica del sito e delle opere previste. Le prossime settimane saranno decisive anche sul piano amministrativo e legale per capire come riprendere la realizzazione del Museo Marino Mediterraneo e completare il recupero di quest’area dell’Eur.