Il turismo in alto adige mantiene un andamento positivo durante la prima metà del 2025. Tra gennaio e giugno, la regione ha registrato un leggero aumento nelle presenze turistiche, segno della continuità del suo richiamo sia per il pubblico italiano sia per quello internazionale. I dati segnano una conferma più che una rivoluzione nel settore, con fluttuazioni nelle origini dei visitatori e un saldo complessivamente positivo.
Andamento complessivo dei pernottamenti in alto adige nel 2025
Nei primi sei mesi del 2025, l’alto adige ha accolto quasi 16,2 milioni di pernottamenti, superando di poco il risultato ottenuto nello stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento dello 0,6 per cento mostra una stabilità delle attività turistiche dopo anni complicati per il settore. Il numero di pernottamenti rappresenta una delle metriche più significative per valutare la salute dell’economia turistica locale, considerando che ogni notte trascorsa nei dintorni contribuisce direttamente o indirettamente all’economia della zona.
Questi dati arrivano a confermare il ruolo centrale dell’alto adige come meta turistica, soprattutto nelle stagioni invernali ed estive. La regione attira visitatori per i paesaggi alpini, le attività sportive e la cultura locale. Le strutture ricettive, dagli hotel ai rifugi, hanno registrato una buona frequentazione, soprattutto grazie a eventi e iniziative che stimolano l’afflusso in diverse aree.
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Trend delle presenze italiane e tedesche nella prima metà dell’anno
Il flusso di turisti italiani in alto adige si è mantenuto stabile senza variazioni significative rispetto ai primi sei mesi del 2024. Questo equilibrio indica un consolidamento del mercato domestico, che continua a scegliere la regione per la qualità dell’offerta e la varietà delle proposte. I turisti italiani restano un pubblico centrale, apprezzando soprattutto le destinazioni legate alla natura e ai piccoli borghi.
Diversa è la situazione per gli ospiti provenienti dalla germania, dove si registra un calo del 5,3 per cento nei pernottamenti. Questo dato riflette, almeno in parte, un cambiamento nelle abitudini di viaggio del mercato tedesco, magari influenzato da fattori economici o da preferenze turistiche mutate. Tuttavia, questa diminuzione non ha avuto un impatto negativo sul totale generale, grazie a un incremento significativo di turisti provenienti da altri paesi esteri.
Ruolo crescente dei visitatori da altri paesi europei e non solo
Le presenze straniere diverse da quelle tedesche sono aumentate dell’11,7 per cento rispetto all’anno scorso. Questo incremento copre una varietà di nazionalità, probabilmente europee e non, che scelgono alto adige come meta per vacanze di breve o medio termine. La diversificazione dell’origine dei turisti contribuisce a bilanciare eventuali cali e offre più stabilità al settore.
L’aumento di visitatori internazionali di origine extra-tedesca è legato, in parte, alle campagne di promozione turistica e al rafforzamento delle connessioni di trasporto. Progetti dedicati a mercati emergenti, come quelli dell’est europa o addirittura asiatici, cominciano a mostrare risultati tangibili. Inoltre, eventi culturali e sportivi di richiamo internazionale attirano attenzione su questa regione, facendo crescere l’attenzione oltre i confini tradizionali.
La capacità del territorio di fornire esperienze uniche, con un’offerta enogastronomica distintiva sulle dolomiti e attività outdoor, aiuta a trattenere e ad attrarre nuovi segmenti di turisti. Questa variazione nel profilo dei visitatori arricchisce il quadro generale e prepara il settore ad affrontare cambiamenti futuri nella domanda.
Prospettive per il turismo altoatesino alla luce dei dati recenti
Il risultato dei primi sei mesi del 2025 sottolinea una fase di contenuto progresso per il turismo in alto adige. Il bilancio segnala stabilità e, al contempo, alcune modifiche nel tipo di pubblico che frequenta la zona. Il calo dei pernottamenti tedeschi è compensato dall’aumento altrove, facendo capire che il territorio riesce ad adattarsi alle oscillazioni del mercato.
Questo equilibrio è importante in un momento segnato da incertezze internazionali e da nuovi orientamenti negli stili di viaggio. Le istituzioni e gli operatori locali possono fare leva su questi dati per pianificare politiche di sviluppo mirate a confermare la posizione dell’alto adige tra le destinazioni di rilievo in italia e in europa.
Gli operatori turistici continuano a investire in servizi e prodotti aperti a una clientela sempre più varia, seguendo richieste che spaziano dal turismo sportivo a quello culturale e gastronomico. Sarà interessante osservare l’evoluzione nell’ultima parte dell’anno, in particolare in vista della stagione invernale.