La crocieristica in Europa: un settore da 55 miliardi di euro e 400 mila posti di lavoro

La crocieristica in Europa: un settore da 55 miliardi di euro e 400 mila posti di lavoro

Il settore crocieristico in Europa genera 55,3 miliardi di euro e 400 mila posti di lavoro, con l’Italia che contribuisce significativamente e prevede una continua crescita nei prossimi anni.
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La crocieristica in Europa: un settore da 55 miliardi di euro e 400 mila posti di lavoro - Gaeta.it

Il settore delle crociera in Europa dimostra un impatto economico significativo, con un valore totale di 55,3 miliardi di euro generati e 400 mila posti di lavoro creati. Un recente rapporto redatto da CLIA, l’associazione internazionale delle compagnie crocieristiche, mette in evidenza come l’industria crocieristica rappresenti una forza trainante per le economie locali. Con la crescita continua del mercato e un notevole investimento previsto nei prossimi anni, l’analisi del rapporto offre un’ampia panoramica su come il fenomeno delle crociere influisca su vari aspetti dell’economia continentale.

L’Italia e il suo ruolo nella filiera delle crociere

L’Italia gioca un ruolo cruciale all’interno della filiera delle crociere, contribuendo con 14,7 miliardi di euro, circa un quarto del valore totale generato in Europa. Quasi 100 mila posti di lavoro sono legati a questo settore nel paese, riflettendo l’importanza della crocieristica non solo per l’economia nazionale ma anche per quella regionale. Il report di CLIA evidenzia come il potenziale di crescita sia elevato, considerando che l’82% del valore degli ordini di navi commerciali in Europa è rappresentato dal comparto crocieristico. Le aziende italiane, inclusi i cantieri navali, svolgono un ruolo fondamentale, contribuendo alla costruzione e all’allestimento delle navi.

Nei prossimi dodici anni, si prevede che saranno costruite 72 delle 76 nuove navi da crociera del mondo, con un investimento di 57 miliardi di euro. Di queste, 40 saranno prodotte in cantieri italiani, consolidando ulteriormente la leadership del settore nel bel paese. Samuel Maubanc, direttore generale di CLIA Europa, sottolinea l’importanza di questo cluster nell’industria europea di costruzione navale.

L’impatto economico della crocieristica sul territorio

L’impatto economico della crocieristica va oltre la semplice costruzione delle navi. Ogni volta che una nave attracca in uno dei più di 350 porti europei, di cui 60 in Italia, c’è un boost significativo per le economie locali. Le comunità costiere e i fornitori sono i principali beneficiari di questo afflusso di turisti. Secondo il rapporto, i crocieristi spendono mediamente 700 euro per passeggero nelle città portuali durante una crociera di sette giorni. Questo si traduce in un totale di 1,4 miliardi di euro all’anno solo in Italia.

L’analisi di CLIA mette in luce anche le spese aggiuntive delle compagnie di crociera, che ammontano a 2,4 miliardi di euro all’anno per approvvigionamenti, 2,6 miliardi di euro per cantieri navali e 3 miliardi per stipendi. Tali cifre dimostrano come il settore non solo crei posti di lavoro diretti, ma sostenga anche molteplici settori economici a livello locale.

Previsioni future per il settore crocieristico

Francesco Galietti, direttore di CLIA Italia, esprime ottimismo sul futuro del settore, prevedendo una continua crescita. L’Italia rimane al primo posto in Europa per la preferenza dei crocieristi, il che implica che l’industria crocieristica continuerà a rappresentare una parte rilevante dell’economia italiana.

Con la forte aspettativa di costruzioni navali e un afflusso costante di turisti, il settore si posiziona come leader e punto di riferimento in Europa. La sinergia tra cantieri navali, aziende fornitrici e attrazioni locali promette di generare ulteriori opportunità di sviluppo economico, consolidando la crocieristica come un elemento fondamentale del mercato europeo.

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