Un’importante inchiesta su presunti legami tra camorra e ‘ndrangheta a Roma ha portato all’arresto di 18 persone, tra cui due ex membri delle Forze dell’Ordine in pensione. Antonio Marano e Pasquale Tremiterra, entrambi originari della Campania, sono stati coinvolti nell’operazione.
Coinvolgimento degli Ex Militari
Antonio Marano, brigadiere capo investigativo di Frascati, avrebbe chiesto favori per il figlio a un boss locale, mentre Pasquale Tremiterra, ex commissario di polizia della Questura di Roma, avrebbe accettato denaro da esponenti del clan D’Amico per influenzare indagini in corso.
Dettagli dall’Ordinanza Cautelare
Secondo l’ordinanza di arresto firmata dal giudice Emanuela Attura, l’inchiesta svela un’intreccio criminale che coinvolge anche altre figure di spicco. Le indagini si collegano a un precedente caso che aveva visto coinvolto il sindaco di Aprilia, nel Lazio, la settimana precedente.
Alleanze e Potere Criminale
L’indagine rivela un’alleanza strategica tra Salvatore D’Amico e alcuni indagati per gestire attività illegali nella capitale. L’influenza di Antonio Nicoletti e Vincenzo Senese, figli di figure di spicco nelle criminalità organizzate romane, è evidenziata come cruciale nel perpetuare il controllo su tali attività illecite.
Elenco degli Indagati
Lunga è la lista dei 57 indagati coinvolti nell’inchiesta, provenienti da diverse aree geografiche e con vari ruoli sospettati nelle attività illegali. Nomi come Giuseppe Mario Grillo, Marco Guadagno, e Eros Merola emergono tra i coinvolti nell’inchiesta sul presunto intreccio tra le due organizzazioni criminali nel contesto romano.
L’operazione delle autorità giudiziarie ha svelato un intricato network criminale che coinvolge vari settori della società , anche ex membri delle Forze dell’Ordine. L’inchiesta continua a portare alla luce dettagli su presunte collusioni e attività illegali, dimostrando la complessità del fenomeno criminale a Roma.