Inchiesta della procura di genova sul saluto romano a commemorazione di ugo venturini

Inchiesta della procura di genova sul saluto romano a commemorazione di ugo venturini

La procura di Genova indaga su circa 150 esponenti di estrema destra, tra cui Casapound e Lealtà Azione, per il saluto romano durante la commemorazione di Ugo Venturini, con manifestazione antifascista prevista.
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La procura di Genova indaga su circa 150 esponenti di estrema destra che hanno eseguito il saluto romano durante la commemorazione di Ugo Venturini, ipotizzando la violazione della legge Scelba; intanto è prevista una manifestazione antifascista in risposta all’evento. - Gaeta.it

La procura di Genova ha avviato un’indagine dopo che circa 150 esponenti di estrema destra hanno eseguito il saluto romano il 4 maggio scorso, in occasione della commemorazione di Ugo Venturini, militante del Msi ucciso nel 1970 nella stessa città. L’inchiesta ipotizza la violazione della legge Scelba, la quale vieta manifestazioni pubbliche riconducibili al disciolto partito fascista. Il caso è sotto la supervisione della direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo, dopo la richiesta arrivata dal Movimento 5 Stelle.

Il contesto della commemorazione e l’apertura dell’inchiesta

Il 4 maggio 2025 a Genova si è tenuta una cerimonia per ricordare Ugo Venturini, figura storica legata al Movimento Sociale Italiano, ucciso nel 1970. Durante l’evento, un gruppo di circa 150 persone, riconducibili all’estrema destra locale, ha esibito il saluto romano, gesto inserito nella legge Scelba tra le manifestazioni proibite. Vi erano militanti di organizzazioni come Casapound e Lealtà Azione, alcuni già noti alle forze dell’ordine.

La procura, guidata dal procuratore Nicola Piacente, ha preso in carico l’indagine dopo un esposto presentato dal M5S. La prima relazione degli investigatori della Digos ha confermato i fatti e ha portato all’apertura del fascicolo. Il procedimento è ora affidato ai magistrati specializzati della direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo che stanno valutando la rilevanza penale dell’episodio.

Identificazione dei partecipanti e indagini in corso

Gli investigatori hanno già identificato alcuni tra i militanti che hanno preso parte al saluto romano, in particolare elementi attivi nel panorama genovese di Casapound e Lealtà Azione. Questi sono persone già monitorate per comportamenti analoghi nel passato. Per quanto riguarda gli altri presenti, la Digos sta effettuando verifiche incrociate utilizzando le targhe delle auto rilevate e le immagini di videosorveglianza, coinvolgendo uffici di polizia di altre città del Nord Italia.

L’identificazione completa è considerata un passaggio fondamentale per verificare eventuali responsabilità e oscurare la reiterazione di manifestazioni che si richiamino al fascismo, vietate dalla legislazione italiana. L’indagine punta anche a stabilire se l’evento abbia carattere organizzativo e se ricorrano ipotesi di istigazione, così da procedere con eventuali misure cautelari o accuse più gravi.

Reazioni e manifestazione antifascista prevista a genova

In risposta al ricordo di Venturini e al gesto contestato, è stata convocata per il giorno successivo una manifestazione antifascista. L’appuntamento è fissato alle 17 ai giardini della stazione di Brignole, da dove partirà un corteo diretto verso via Montevideo, dove si trova la sede di Casapound. L’evento richiama la cittadinanza a prendere posizione contro fenomeni nostalgici e forme di violenza politica anacronistiche.

Il Comune di Genova ha emesso una nota per informare i cittadini sulle modifiche al traffico in vista della manifestazione. Sono stati indicati percorsi alternativi verso levante, come via Tommaso Invrea, via Casaregis, corso Buenos Ayres, piazza Tommaseo e vie limitrofe. In alternativa, si consiglia l’asse Barabino – Galleria Mameli per chi deve spostarsi in zona.

La mobilitazione riflette una tensione ancora presente nel capoluogo ligure sulle questioni legate all’estrema destra e ai richiami fascisti, con le forze dell’ordine impegnate a mantenere l’ordine pubblico e garantire la legalità nel rispetto delle manifestazioni democratiche.

“È importante vigilare e monitorare questi episodi per prevenire derive pericolose,” ha dichiarato una fonte delle forze dell’ordine.

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