Il 19 dicembre 2024, Capri è stata al centro di un dibattito acceso durante la seduta straordinaria del consiglio comunale. All’ordine del giorno, la discussione riguardante l’approvazione del contratto di servizio per la gestione del porto turistico, un tema di grande rilevanza per i residenti e i turisti. Quella che doveva risultare una ratifica di un accordo già avallato dalla precedente amministrazione ha preso una piega sorprendente, scatenando le reazioni della minoranza consiliare, rappresentata dal gruppo “Capri ai Capresi”.
Le modifiche al contratto di servizio
L’accordo che la nuova amministrazione ha deciso di approvare ha stravolto i termini stabiliti in precedenza. Nel consiglio comunale del 28 dicembre 2023, il contratto era stato approvato con un voto unanime, che aveva espresso un consenso trasversale, ma ciò sembra non essere più mantenuto. L’annuncio relativo alla gestione del porto ha sollevato diverse preoccupazioni. Secondo il gruppo consiliare di minoranza, l’attuale piano trasformerebbe il porto turistico di Capri in un esclusivo lussuoso parcheggio privato, accessibile solamente a pochi privilegiati. Questo scenario preoccupante mette in discussione l’accessibilità per tanti di coloro che desiderano visitare l’isola con le proprie imbarcazioni.
Reazioni della comunità e delle autorità
Le reazioni degli imprenditori e dei cittadini sono state immediate. L’assenza di ormeggi disponibili per le imbarcazioni di proprietà di residenti e turisti è un tema che ha acceso polemiche. Secondo le informazioni diffuse, il nuovo piano non garantirebbe la possibilità di stipulare contratti annuali di ormeggio, escludendo così di fatto molti dei diportisti. La critica è rivolta non solo verso l’approccio gestionale del porto, ma anche verso le modalità che sono state utilizzate per giungere a tale modifica.
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La nota ufficiale rilasciata dal gruppo “Capri ai Capresi” evidenzia che le modifiche al contratto non rispettano le normative vigenti, in particolare quelle che prevedono l’azzeramento di tutti i contratti entro il 31 dicembre 2024 e l’apertura a nuove domande per l’ormeggio. Questo ha destato preoccupazione riguardo a possibili irregolarità nella gestione delle pratiche e nei diritti dei cittadini.
Azioni della minoranza e prospettive future
Di fronte a tali sviluppi, il gruppo di minoranza ha annunciato l’intenzione di agire legalmente. La loro strategia prevede il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale e la denuncia del sindaco e della sua maggioranza alla Procura della Repubblica. Inoltre, è stata prevista una segnalazione alla Corte dei Conti, all’Autorità Nazionale Anticorruzione e all’Antitrust. Questa serie di azioni indica la determinazione del gruppo consiliare a tutelare i diritti dei cittadini e a garantire che il porto turistico di Capri rimanga accessibile a tutti.
Il futuro del porto turistico e l’intera questione della gestione portuale rimangono in una fase di grande incertezza. In caso di accettazione del ricorso, i cambiamenti proposti potrebbero essere rivisti, restituendo la consulta ai cittadini e ai portatori d’interesse. Le manovre comunali, da una parte, e le risposte della comunità, dall’altra, delineano uno scenario in continua evoluzione, dove le scelte amministrative influenzano profondamente la vita dei capresi e dei turisti che scelgono Capri come meta.