La situazione relativa ai rapporti tra i commissari dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale e i rappresentanti della stampa ligure destano preoccupazione. Da oltre due mesi, i giornalisti non riescono a ottenere risposte, creando un clima di disagio che compromette il diritto di informazione. I commissari Massimo Seno e Alberto Maria Benedetti non solo non hanno organizzato incontri, ma le comunicazioni restano assenti, lasciando incertezze riguardo alle operazioni quotidiane dei porti di Genova e Savona.
Un periodo di silenzio
I due commissari, Seno e Benedetti, non hanno risposto alla richiesta di incontro presentata dai giornalisti liguri il 9 settembre. Da quel momento, si sono accumulati disagi, segnalati ripetutamente dall’Associazione Ligure dei Giornalisti. La mancanza di comunicazione ha avuto ripercussioni dirette sul lavoro dei reporter, impegnati a coprire attività e notizie riguardanti l’importante sistema portuale italiano.
Le lamentele si fanno sempre più frequenti. I giornalisti evidenziano la loro frustrazione per l’impossibilità di accedere a informazioni che rientrano nella loro funzione di informazione pubblica. Questo gap comunicativo non è solo un problema per la stampa, ma per l’intera comunità, la quale ha diritto a essere informata sui temi riguardanti la gestione portuale.
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La situazione è allarmante in un contesto dove la trasparenza e la comunicazione sono fondamentali per il buon funzionamento delle istituzioni. Senza un dialogo aperto con i rappresentanti dei media, il rischio è quello di alimentare un clima di sfiducia che non giova a nessuno. La necessità di risposte tempestive è fondamentale per garantire che i cittadini possano ricevere aggiornamenti accurati e completi su questioni cruciali per la comunità.
Lamentela dell’Associazione Ligure dei Giornalisti
La reazione dell’Associazione Ligure dei Giornalisti è stata decisa. Matteo Dell’Antico, segretario dell’associazione, ha espresso un forte disappunto nei confronti del comportamento dei commissari. Secondo lui, questo atteggiamento è inaccettabile poiché ostacola non solo il diritto di cronaca, ma l’informazione stessa, un diritto fondamentale per ogni cittadino.
In una recente notazione, Dell’Antico ha descritto un episodio emblematico: una conferenza stampa convocata dall’Authority che si è rivelata ben poco accessibile per i giornalisti. È stato richiesto di porre domande via email, con un avviso venuto solo tre giorni prima della riunione. Il fatto che la conferenza sia stata annullata poche ore prima del suo inizio ha ulteriormente aggravato la situazione, rendendo evidente la mancanza di rispetto verso i rappresentanti dei media.
Secondo il segretario, è importante garantire che i giornalisti possano svolgere la loro professione con dignità. Ogni azione che ostacola questa libertà non può rimanere in silenzio. L’Associazione, infatti, si impegna a rilevare e denunciare tali atteggiamenti, affinché il rispetto delle basi della comunicazione venga ripristinato. Non si tratta solo di un problema interno, ma di una questione che interessa l’intera società. La chiave, afferma Dell’Antico, è mantenere aperto il canale di dialogo per garantire un’informazione corretta e completa al pubblico.
Necessità di maggiore trasparenza
La trasparenza è una componente chiave nel funzionamento delle istituzioni pubbliche e si rivela essenziale anche per il sistema portuale italiano. I porti di Genova e Savona, fondamentali per l’economia ligure e per il traffico marittimo, richiedono un costante flusso informativo. I cittadini e gli operatori economici hanno bisogno di essere aggiornati su operazioni, investimenti e strategie future che potrebbero influenzare l’intero territorio.
In questo contesto, la mancanza di risposte da parte dei commissari non danneggia solo la stampa, ma amplifica le incertezze anche tra gli operatori del settore. Senza accesso a informazioni corrette e tempestive, ci si trova in una situazione di stallo che rallenta non solo la gestione portuale ma anche le attività economiche collegate.
È fondamentale che le autorità competenti riconsiderino il loro approccio comunicativo. La creazione di canali di comunicazione chiari e accessibili tra l’Authority portuale e i media rappresenta un passo importante verso una cooperazione proficua. Maggiore disponibilità e apertura potrebbero facilitare un confronto costruttivo, essenziale per la crescita e il progresso del sistema portuale ligure.