Fuga di due tori sulle strade di san giusto canavese dopo ribaltamento di un mezzo pesante

Fuga di due tori sulle strade di san giusto canavese dopo ribaltamento di un mezzo pesante

Due tori fuggono dopo il ribaltamento di un camioncino sulla provinciale 40 a San Giusto Canavese, mentre le autorità e gli allevatori coordinano le ricerche in una zona nota per la sua pericolosità.
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Due tori sono fuggiti dopo il ribaltamento di un camioncino sulla pericolosa provinciale 40 a San Giusto Canavese, causando ricerche e allerta tra forze dell’ordine e cittadini. - Gaeta.it

Un incidente stradale ha scatenato il caos nelle campagne di san giusto canavese, dove due tori sono fuggiti dopo il ribaltamento di un camioncino che li trasportava. Il fatto è accaduto martedì 29 luglio lungo la provinciale 40, una strada già conosciuta per la sua pericolosità e segnalata più volte dalle autorità locali come critica per la sicurezza. Le ricerche degli animali sono ancora in corso, con il coinvolgimento di forze dell’ordine, operatori comunali e allevatori, mentre la cittadinanza è invitata alla massima prudenza.

Dinamica dell’incidente e fuga dei bovini nei boschi

Il camioncino che trasportava due tori è uscito di strada e si è ribaltato poco dopo le 7 del mattino, all’altezza di un tratto rettilineo della provinciale 40, nei pressi dello stabilimento mottura, a san giusto canavese . Le cause del ribaltamento non sono state ancora chiarite, ma l’uscita di strada in un punto particolarmente stretto e privo di banchine ha permesso ai due tori di fuggire, infiltrandosi nella boscaglia compresa tra la provinciale e l’autostrada torino-aosta.

L’autista del veicolo ha riportato ferite lievi ed è stato lui stesso a lanciare l’allarme. Da quel momento vigili urbani, carabinieri di strambino, cantonieri comunali e della città metropolitana si sono radunati sul posto per coordinare le operazioni di recupero. La complessità è aumentata dal fatto che gli animali si sono dispersi tra alberi e rovi, rendendo difficile avvicinarli senza rischi.

Intervento degli allevatori e misure di contenimento

Allevatori della zona sono stati messi in allarme dai proprietari degli animali per assistere nel contenimento. Hanno portato con sé corde, recinti mobili e tranquillanti per evitare che i tori si spostassero ulteriormente o causassero danni. L’intervento si è svolto sotto la costante sorveglianza delle forze di polizia per evitare incidenti stradali dovuti al passaggio improvviso degli animali, soprattutto in un momento di grande afflusso di veicoli.

Il comune di san giusto ha diffuso un comunicato ufficiale richiamando gli automobilisti a moderare la velocità su via xxv luglio e a segnalare tempestivamente il passaggio dei tori alle autorità competenti. La preoccupazione principale riguarda infatti il rischio di collisioni causate da animali che potrebbero improvvisamente attraversare la strada o aggirarsi vicino all’autostrada.

Segnalazioni e preoccupazioni sulla sicurezza della provinciale 40

La zona dove è avvenuto l’incidente è tristemente celebre per incidenti frequenti e per la carenza di interventi migliorativi. Il sindaco di san giusto canavese, giosi boggio, ha più volte evidenziato la pericolosità di questo tratto della sp 40, definito “una trappola a cielo aperto”. Nel 2025 il problema resta irrisolto e chi lo percorre si trova ad affrontare una carreggiata stretta, senza banchine, con fossati profondi ai lati che aumentano la gravità di ogni incidente.

Le denunce provenienti dal comune hanno chiesto interventi concreti da parte della città metropolitana di torino, responsabile della manutenzione della strada, ma finora le richieste non hanno avuto risposte né azioni tangibili. Le condizioni del manto stradale peggiorano di giorno in giorno e le strutture di sicurezza, come guardrail e segnaletica specifica, mancano in gran parte del percorso.

Responsabilità e normative sulla manutenzione stradale

Secondo recenti sentenze della corte di cassazione, gli enti gestori delle strade devono garantire la sicurezza e possono essere ritenuti responsabili in caso di mancata manutenzione che provochi incidenti con danni o vittime. Il sindaco boggio ha sottolineato come a san giusto le segnalazioni siano aumentate negli anni, con sopralluoghi e richieste formali, senza tuttavia ricevere riscontri o risoluzioni.

Il problema va oltre i semplici danni materiali: la paura di incidenti gravi o mortali si è consolidata tra chi abita o transita lungo la sp 40. Il recente episodio della fuga dei tori riapre il confronto sulle condizioni di una strada che sembra destinata a restare pericolosa senza un reale impegno delle autorità competenti.

Implicazioni per la comunità e raccomandazioni alle autorità

Il paese di san giusto canavese vive con apprensione la continua insicurezza legata alla provinciale 40. Il rischio associato alla presenza improvvisa di tori liberi nella zona contribuisce ad aumentare la tensione tra i cittadini. Anche se non è determinato se gli animali possano essere pericolosi in caso di incontro ravvicinato con persone a piedi o in bicicletta, le autorità invitano a mantenere le distanze e ad evitare manovre pericolose.

Gli avvistamenti segnalati sui gruppi social e whatsapp locali mostrano come i tori siano ancora difficili da trovare e contenere. Il coinvolgimento degli allevatori alla ricerca con strumenti specifici indica la difficoltà nel gestire la fuga in un ambiente boschivo. Le forze dell’ordine monitorano la situazione, raccomandando di intervenire chiamando il 112 o la polizia municipale in caso di incontri con gli animali.

Gestione e risposte istituzionali

A livello istituzionale, la vicenda mette in luce la fragilità della gestione delle strade secondarie e la necessità di dare ascolto alle richieste degli enti locali. La città metropolitana continua a non intervenire, nonostante le segnalazioni ripetute e il chiaro aumento del pericolo per chi vive e lavora in quella zona.

Le amministrazioni comunali, dal canto loro, appaiono decise a tenere alta l’attenzione sul problema, sperando che la crisi in atto porti almeno a un confronto più concreto con l’ente responsabile. La fuga dei tori, evento anomalo e potenzialmente pericoloso, richiama l’urgenza di misure che vadano oltre gli interventi emergenziali, puntando a una soluzione definitiva per la sp 40.

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