Federica Pellegrini difende Jannik Sinner: "Un problema di protocollo, non una scorciatoia"

Federica Pellegrini difende Jannik Sinner: “Un problema di protocollo, non una scorciatoia”

Federica Pellegrini difende Jannik Sinner dalla squalifica per doping, sottolineando che la situazione è dovuta a problemi di protocollo e alla contaminazione nei prodotti, richiamando alla responsabilità condivisa nel mondo sportivo.
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Federica Pellegrini difende Jannik Sinner: "Un problema di protocollo, non una scorciatoia" - Gaeta.it

Nella recente vicenda che ha coinvolto Jannik Sinner, Federica Pellegrini, celebre ex nuotatrice e medagliata olimpica, ha espresso la sua opinione sul caso di doping che ha colpito il giovane tennista italiano. Sinner, squalificato per tre mesi a seguito di un accordo con la WADA, si è trovato al centro di un acceso dibattito. Pellegrini si è scagliata a difesa del tennista, sottolineando come la situazione sia frutto di questioni di protocollo piuttosto che di volontà di trasgredire.

Il commento di Pellegrini sulla squalifica di Sinner

Federica Pellegrini, nota per la sua carriera straordinaria nel nuoto e per il suo impegno in vari progetti sportivi, ha parlato della questione Sinner durante un evento tenutosi a Palazzo Giureconsulti, dove ha presentato i pacchetti hospitality per le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026. La Pellegrini ha affermato: “Ciò che è successo è stato un problema di protocollo. Secondo me, Jannik non ha voluto in nessun caso prendere delle scorciatoie. Questo è quello che penso da atleta e non solo.” Le sue parole rispecchiano non solo la professionalità di Sinner, ma anche la fragilità del sistema sportivo alle prese con regole rigide e complicate.

L’ex nuotatrice ha enfatizzato l’importanza dell’educazione e della consapevolezza nel contesto agonistico. “È vero che la storia ci rende un po’ responsabili tutti,” ha continuato, informando i presenti del ruolo del team sportivo e della responsabilità collettiva che può avere un atleta nel suo percorso di carriera. La Pellegrini sembra voler sottolineare come debba esserci un maggiore supporto per i giovani sportivi, affinché possano navigare nel complesso mondo delle sostanze e delle regole antidoping senza incorrere in sanzioni.

La contaminazione nei supplementi e i rischi per gli atleti

Federica Pellegrini ha anche posto l’accento sul problema della contaminazione nei prodotti farmaceutici, evidenziando come questo rappresenti un serio rischio per gli sportivi. “La negligenza è comune, purtroppo. Perché vai in farmacia e magari c’è un aminoacido contaminato o una crema venduta con una contaminazione dentro,” ha spiegato. La realtà è che vi sono numerosi casi documentati di sportivi che hanno subito sanzioni a causa di sostanze ingerite involontariamente.

È fondamentale che le autorità sportive prendano atto di questa problematicità e lavorino per tutelare gli atleti. Alcuni integratori e prodotti possono contenere tracce di sostanze vietate, a volte ignote anche al consumatore. La Pellegrini ha inoltre affermato che questa vicenda non deve essere interpretata come un’accusa diretta a Sinner o a qualsiasi altro atleta coinvolto in situazioni simili, ma piuttosto come un richiamo alla responsabilità condivisa che permea il mondo dello sport.

La Pellegrini ha espresso chiaramente la sua idea: “Questi casi hanno avuto un periodo di sospensione di negligenza, che non è un doping conclamato con colpa effettiva, ma una svista.” Le sue parole pongono questioni importanti su come le regole debbano essere applicate, suggerendo che un approccio più comprensivo e attento potrebbe evitare in futuro tragicomiche squalifiche.

Con queste dichiarazioni, Federica Pellegrini si schiera decisamente dalla parte di Jannik Sinner. La sua esperienza e il suo status di icona sportiva la rendono una voce autorevole in questo dibattito. La speranza è che queste osservazioni possano contribuire a una maggiore comprensione della questione e aiutare a navigare nel delicato equilibrio tra rispetto delle regole e protezione degli atleti.

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