Gianni vasino, noto giornalista sportivo, è venuto a mancare a Genova all’età di 88 anni. Con una carriera che ha segnato soprattutto la copertura del calcio e delle grandi manifestazioni sportive in Italia, vasino è stato uno dei protagonisti del programma televisivo “90° minuto” sotto la guida di Paolo Valenti. Nato nel 1936, ha lasciato un’impronta duratura nel giornalismo sportivo italiano, non solo per la sua professionalità ma anche per l’impegno su temi sociali.
Gli inizi della carriera e l’approdo in rai
Gianni vasino è nato il 5 novembre 1936 a Serravalle, in provincia di Ferrara, ma si è formato a Sanremo dove ha mosso i primi passi nel giornalismo. Dopo aver collaborato con testate locali, ha partecipato al concorso Rai nel 1968, entrando così nel mondo della televisione pubblica. A quel punto la sua carriera ha preso una piega importante, soprattutto grazie all’inclusione nel gruppo degli inviati di “90° minuto”, la storica trasmissione dedicata al calcio e condotta da Paolo Valenti.
Riferimento per la cronaca sportiva
Vasino divenne presto una figura di riferimento per la cronaca sportiva milanese e lombarda, un ruolo che Valenti gli affidò personalmente. Il suo stile diretto e la conoscenza approfondita del calcio lombardo lo resero uno degli inviati più apprezzati dai telespettatori. L’esperienza con “90° minuto” gli ha permesso di seguire molte partite e di raccontare la passione degli sportivi italiani con immediatezza e precisione.
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L’impegno sociale e la creazione di programmi dedicati
Oltre alla copertura sportiva, Gianni vasino ha dedicato parte della sua carriera alla diffusione di tematiche sociali. Al Tg2, ha ideato e curato uno dei primi programmi italiani sulla disabilità intitolato “Come noi”. Quella trasmissione si distingueva per il modo sincero e rispettoso con cui affrontava il tema, in un periodo in cui la visibilità delle persone con disabilità era lontana dall’essere quella attuale.
Un giornalista dal grande spirito sociale
L’esperienza in Rai ha mostrato un giornalista capace di passare dal racconto sportivo a questioni di rilievo sociale, mantenendo sempre un approccio professionale e attento. Questo ha fatto di vasino un uomo di televisione con uno spirito sensibile, incline a dare voce a realtà meno rappresentate.
La passione per la scrittura e l’eredità sportiva
Come narratore, Gianni vasino ha raccolto le sue esperienze in diversi scritti, l’ultimo dei quali è un libro autobiografico intitolato “Da 90º minuto alle Olimpiadi, cronache di 30 anni di sport”. In questo volume racconta trent’anni di carriera attraverso ricordi e incontri con protagonisti delle principali competizioni sportive italiane e mondiali.
Testimonianza personale sullo sport
Il suo racconto non si limita a un resoconto cronologico, ma offre uno sguardo personale sulla trasformazione dello sport e del giornalismo televisivo in Italia durante il suo periodo attivo. Il testo contribuisce a conservare la memoria di una stagione d’oro del racconto sportivo, fatta di partite, eventi, e grandi campioni.
Il cordoglio e il ricordo di genoa cfc
Il mondo sportivo ha reagito con commozione alla notizia della scomparsa di Gianni vasino. Sul profilo ufficiale di Genoa cfc, la società ha espresso il proprio dolore e la vicinanza alla famiglia del giornalista. Il legame con Genova, città dove vasino è morto, si è dimostrato profondo anche negli ultimi anni, testimoniato da questo intervento pubblico.
Il suo contributo al giornalismo sportivo resta un punto di riferimento per chi segue la cronaca calcistica e la copertura dei grandi eventi sportivi in Italia. La sua carriera, segnata da professionalità e dedizione, continua a essere ricordata con rispetto e gratitudine.