A Sulmona, i carabinieri hanno arrestato due uomini dopo aver scoperto nel loro appartamento una consistente quantità di droga e armamenti. L’intervento, avvenuto la sera scorsa, si è sollevato dopo un controllo di routine che ha immediatamente destato sospetti in un giovane del luogo.
Il controllo dei carabinieri
Durante una pattuglia in città, i militari hanno notato un ventenne che rientrava a casa visibilmente agitato. L’atteggiamento nervoso dell’individuo ha spinto i carabinieri a sospettare di qualche irregolarità e a decidere per una perquisizione. In casa era presente anche il suo coinquilino, un giovane di origine straniera. La perquisizione ha rapidamente confermato i sospetti delle forze dell’ordine.
Ciò che è emerso dal controllo non ha lasciato spazio a dubbi: nell’abitazione sono stati rinvenuti quattro panetti di hashish del peso complessivo di oltre 400 grammi, due bilancini di precisione e un’arma. Quest’ultima è stata identificata come una pistola “scacciacani”, alla quale era stato rimosso il tappo rosso, requisito obbligatorio per legge. A completare il quadro, i carabinieri hanno trovato 90 cartucce calibro 22 long rifle e una somma di denaro che superava i 3200 euro.
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Gli arresti e le accuse
Di fronte all’evidenza, i carabinieri hanno proceduto all’arresto dei due giovani operai. Entrambi sono stati accusati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Inoltre, è stata elevata una denuncia per il possesso ingiustificato dell’imponente stock di munizioni rinvenute. La notizia dell’arresto è stata tempestivamente comunicata al Pubblico Ministero di turno presso la Procura di Sulmona, che ha avviato le procedure legali del caso.
I due uomini, dopo l’arresto, hanno ricevuto la misura degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Le forze dell’ordine stanno continuando a investigare sulla provenienza della droga e delle munizioni, cercando di capire perché questi oggetti fossero in possesso dei due ragazzi.
Sequestro e indagini in corso
La quantità di sostanze stupefacenti e la somma di denaro rinvenuta sono state sequestrate, così come l’arma modificata e le munizioni. Questo sequestro è una parte essenziale della procedura investigativa in corso, condotta dai carabinieri per accertare l’origine e l’uso di tali oggetti. Resta da chiarire l’influenza che il traffico di stupefacenti ha in questo contesto urbano e come gli arrestati possano essere collegati a più ampie reti di spaccio.
È importante sottolineare che, ai sensi della legge, le persone arrestate portano la presunzione di innocenza fino al pronuncio di una sentenza definitiva. Le misure adottate dalla Polizia Giudiziaria, mentre riflettono la serietà della situazione, richiedono una verifica accurata da parte dell’Autorità Giudiziaria per stabilire la responsabilità o meno degli individui coinvolti.