La questione della costruzione del ponte sullo Stretto di Messina continua a suscitare accesi dibattiti. Nonostante le affermazioni del dottor Ciucci che sostiene la perfetta fattibilità del progetto, il comitato “Invece del ponte” solleva importanti obiezioni, basate su riscontri documentali e tecnici. I membri del comitato evidenziano, infatti, una serie di criticità che richiedono attenzione e trasparenza.
Problemi strutturali e geologici
Le osservazioni della Protezione Civile
Il comitato “Invece del ponte” insiste che i problemi strutturali e geologici non devono essere minimizzati. Le autorità competenti, tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Dipartimento della Protezione Civile, hanno già portato alla luce le criticità legate alla mappatura delle faglie sotto le fondazioni delle torri in Calabria. Questi aspetti sono stati messi in evidenza da documenti ufficiali, in particolare le linee guida diffuse nel 2015. La rilevanza delle faglie nella costruzione del ponte è stata confermata dal catalogo Ispra , il quale è sotto la vigilanza del Ministro dell’Ambiente.
I membri del comitato affermano che affrontare questi problemi non è una semplice questione ideologica. Al contrario, le osservazioni suggeriscono che ci sono reali preoccupazioni ingegneristiche da considerare, che non possono essere ignorate in favore di un progetto che ha già suscitato molte polemiche.
Le prescrizioni del Comitato Scientifico
Un altro punto cruciale evidenziato dal comitato è il parere espresso dal Comitato Scientifico nominato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti . Questa autorità ha avanzato preoccupazioni significative sulla sicurezza strutturale del ponte, proponendo decine di prescrizioni che richiedono un’attenta analisi. La loro attenzione alle raccomandazioni fatte non può essere liquidata come semplice formalità; è essenziale assicurare che qualsiasi progetto infrastrutturale di tale portata rispetti standard di sicurezza elevati.
Il comitato sottolinea che il parere positivo sulla relazione del progettista deve essere interpretato con una comprensione accurata delle condizioni e osservazioni riportate, che mettono in evidenza potenziali rischi. Ignorare queste indicazioni potrebbe avere conseguenze gravi e non garantirebbe la sicurezza e la sostenibilità del progetto.
Finanziamenti e trasparenza del progetto
Mancanza di copertura finanziaria
Un aspetto fondamentale sollevato dal comitato riguarda la copertura finanziaria del progetto. Documenti di programmazione economica dello Stato Italiano suggeriscono che non esiste un adeguato finanziamento garantito per portare avanti la costruzione del ponte sullo Stretto. Senza un solido piano economico, non è possibile procedere in modo responsabile, e l’assenza di trasparenza in questo contesto è un punto che il comitato ritiene inaccettabile.
In aggiunta, la necessità di realizzare stime di costo dettagliate e precise è imperativa. La scarsa chiarezza riguardo al progetto definitivo e la mancanza di elaborati di stima rappresentano un problema significativo, secondo le affermazioni del comitato. Questa situazione non solo mette in discussione la fattibilità economica del ponte, ma pone anche interrogativi sull’etica e la responsabilità con cui vengono gestiti i fondi pubblici.
Prospettive europee e navigabilità
Anche la questione della navigabilità è al centro del dibattito. La Commissaria Adina Valean ha espresso riserve sull’operatività del ponte senza che siano stati effettuati studi preparatori adeguati. Il comitato “Invece del ponte” sottolinea che questa posizione non proviene da attivisti contro il ponte, ma è una preoccupazione ufficiale a livello europeo. Non si può ignorare il fatto che il franco navigabile, che rappresenta un aspetto cruciale nell’ambito della sicurezza della navigazione, è stato calcolato in condizioni favorevoli, e ciò potrebbe non riflettere l’effettiva complessità dell’ambiente marittimo circostante.
Nonostante le affermazioni di chi sostiene la costruzione, i membri del comitato ritengono che sia essenziale continuare a monitorare la questione con un approccio unitario. L’idea di fragmentare il progetto in lotti, per renderlo più accettabile, potrebbe non essere la soluzione ideale, e potrebbero essere necessarie ulteriori valutazioni per comprendere l’effettivo impatto sociale, ambientale ed economico.
Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2024 da Elisabetta Cina