La Corte costituzionale ha emesso una sentenza riguardante il ricorso presentato dall’Avvocatura generale dello Stato contro la Provincia autonoma di Trento riguardante la certificazione dei costi dei contratti collettivi. L’articolo 9 della legge provinciale 10 del 2022 è stato al centro della controversia, legata all’assestamento del bilancio di previsione per gli esercizi finanziari 2022-2024.
Contestazione dell’illegittimità costituzionale
Il ricorrente sosteneva che l’articolo in questione sollevasse questioni di illegittimità costituzionale in merito al controllo della compatibilità economica dei contratti collettivi provinciali, che, secondo la normativa statale, spettava alla Corte dei Conti. La legge provinciale contestata temporaneamente attribuiva questa competenza al collegio dei revisori dei conti in attesa di una norma di attuazione, successivamente intervenuta con il decreto legislativo del 31 luglio 2023.
Sentenza della Corte Costituzionale
La Corte ha dichiarato inammissibili i dubbi sollevati in merito alla legittimità costituzionale, poiché mancavano parametri e motivazioni a sostegno dell’illegittimità delle disposizioni provinciali. Questa decisione ha sottolineato la validità dell’operato del governo provinciale e delle sue strutture amministrative.
Dichiarazioni del Presidente della Provincia Autonoma di Trento
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha commentato l’esito della sentenza, ribadendo l’importanza della piena autonomia nella contrattazione collettiva provinciale, nel rispetto delle leggi vigenti in materia di personale. Fugatti ha sottolineato la disponibilità al controllo, pur sottolineando l’importanza che questo avvenga secondo la recente normativa di attuazione, nel rispetto della specificità territoriale.
Considerazioni Finali
La sentenza della Corte costituzionale ha posto fine alla controversia tra l’Avvocatura generale dello Stato e la Provincia autonoma di Trento, confermando la legittimità delle disposizioni provinciali. Questo verdetto riafferma l’autonomia nella contrattazione collettiva provinciale, sottolineando l’importanza del rispetto delle normative vigenti.