A Cerveteri, la situazione all’interno dell’istituto comprensivo Salvo D’Acquisto, in particolare nel plesso Marieni bis, preoccupa i genitori degli alunni. Da più di un mese, i riscaldamenti non funzionano correttamente, creando disagi notevoli agli studenti, costretti a vivere in aule fredde. L’accensione dei termosifoni, programmata per il 15 novembre 2024, ha purtroppo portato a una serie di malfunzionamenti che hanno generato la rabbia delle famiglie.
Problemi cronici ai termosifoni
Sin dall’inizio dell’anno scolastico, i problemi con il riscaldamento sono emersi in modo preoccupante. Per circa dieci giorni, dalla data stabilita per l’accensione, il termoconvettore della classe 4’B non ha funzionato. In quei giorni di freddo intenso, i bambini sono stati costretti a rimanere in aula con i giubbotti, un’inevitabile condizione che ha destato non poche preoccupazioni tra i genitori. Il malfunzionamento ha continuato a persistere anche dopo che il riscaldamento è stato finalmente acceso. La situazione è diventata insostenibile quando si è dovuto ricorrere all’intervento manuale della collaboratrice scolastica per attivarlo ogni giorno.
Nonostante gli sforzi per far funzionare il termosifone, l’ambiente rimaneva inadeguato e scomodo per gli alunni: l’aria calda prodotta era insufficiente a portare conforto in aula. È importante sottolineare come questa situazione incida non solo sul benessere fisico dei ragazzi, ma anche sulla loro capacità di apprendimento. L’inefficienza del sistema di riscaldamento, in un contesto didattico, rappresenta una barriera al regolare svolgimento delle attività scolastiche.
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Disagio continuo e lamentele dei genitori
La situazione è ulteriormente degenerata al 9 dicembre, quando si è tornati, nuovamente, senza alcun riscaldamento nel plesso Marieni bis. I genitori, preoccupati per la salute dei loro figli, hanno espresso la loro esasperazione in diverse comunicazioni, sottolineando come la mancanza di riscaldamento sia inaccettabile per una scuola pubblica nel 2024/2025. Già nel mese di novembre, il continuo rumore assordante del termoconvettore ha costretto gli alunni a sopportare ulteriori disagi, rendendo l’aula un luogo difficilmente vivibile.
Le lamentele non si sono limitate solo ai rigori invernali; gli aspetti legati alla salute e alla sicurezza dei bambini sono stati un argomento caldo tra i genitori. È evidente che un ambiente di apprendimento dovrebbe essere un luogo confortevole e sicuro. Alcuni alunni, infatti, hanno necessità specifiche, essendo presenti nella loro sezione due bambini con legge 104 art. 3 comma 3. Questa condizione rende la questione ancora più delicata e richiede interventi urgenti da parte delle autorità competenti.
La richiesta di intervento immediato
I genitori hanno chiesto un intervento tempestivo per risolvere i continui malfunzionamenti e garantire un ambiente scolastico idoneo. Hanno anche manifestato interesse ad essere aggiornati su eventuali sviluppi e risoluzioni della situazione, ben consapevoli dell’importanza di un rapido ripristino della funzionalità degli impianti di riscaldamento. In questo contesto di crescente preoccupazione, un dialogo costruttivo tra genitori e istituzione scolastica è fondamentale per affrontare con successo le inefficienze che attanagliano l’istituto comprensivo Salvo D’Acquisto.
La questione dei riscaldamenti nelle scuole è un tema di rilevanza pubblica, che merita attenzione. I disagi, le paure e il senso di impotenza dei genitori riflettono una situazione che deve essere affrontata con serietà e tempestività , affinché ogni bambino possa tornare a vivere l’ambiente scolastico con serenità e tranquillità .