Il 23 ottobre scorso, un agguato avvenuto in via Pisa ha scosso la tranquillità dei residenti, portando alla luce il lato oscuro del controllo delle piazze di spaccio da parte di una rete criminale marocchina. Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni hanno portato alla luce dettagli inquietanti sulla dinamica del crimine organizzato.
Il blitz contro i criminali
Sette ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite a Milano e Barzanò nei confronti di sette uomini di nazionalità marocchina, compresi tra i 23 e i 38 anni. Tre di loro sono ricercati in Spagna, mentre gli altri quattro sono stati arrestati. Le accuse vanno dalla rapina aggravata all’omicidio, dal tentato omicidio al porto illegale d’armi, svelando un quadro criminale complesso e pericoloso.
La ricostruzione dell’omicidio
Le indagini hanno rivelato che l’omicidio è stato preceduto da una rapina commessa dai sette individui ai danni di una delle vittime coinvolte nella sparatoria avvenuta la sera prima. Il bersaglio della rapina sembra essere stato un telefono cellulare legato alla gestione di una piazza di spaccio di droga, svelando il movente dietro il tragico evento: il controllo del territorio e delle attività illegali.
Le tecniche investigative
Le squadre investigative hanno impiegato un mix di approcci tradizionali e tecnologici per risalire alla rete criminale. L’analisi dei social network ha fornito importanti piste, consentendo di identificare i colpevoli e di procedere con gli arresti. Quattro dei soggetti coinvolti si trovano attualmente in custodia a Monza, mentre i restanti tre sono fuggiti in Spagna, scatenando la richiesta di un mandato d’arresto europeo per assicurarli alla giustizia.
Con operazioni come queste, le forze dell’ordine dimostrano il loro impegno costante nel contrastare la criminalità organizzata, portando alla luce le dinamiche oscure che minacciano la sicurezza delle comunità locali.