Aumento esorbitante degli affitti al Trivulzio: gli inquilini temono di essere sfrattati

Aumento esorbitante degli affitti al Trivulzio: gli inquilini temono di essere sfrattati

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Aumento esorbitante degli affitti al Trivulzio: gli inquilini temono di essere sfrattati - Gaeta.it

La situazione abitativa nel Pio Albergo Trivulzio, una storica residenza per anziani a Milano, sta diventando sempre più critica. Gli inquilini, molti dei quali con redditi medi e bassi, si trovano di fronte a un imminente aumento degli affitti che potrebbe costringerli a lasciare le loro abitazioni. In particolare, Maria Elena Farina, una pensionata di 72 anni, racconta la sua angoscia di dover affrontare un canone mensile che più che raddoppierà.

la realtà degli inquilini del Trivulzio

una demografia variegata ma fragile

Il Pio Albergo Trivulzio non è solo una residenza per anziani benestanti. Nonostante alcuni notabili, come Beppe Marotta, presidente dell’Inter, abiti in queste strutture, la maggior parte degli inquilini ha un reddito medio-basso. Questa realtà è stata al centro di una recente conferenza stampa organizzata dai sindacati degli inquilini, in cui si è messa in evidenza la vulnerabilità economica di molti residenti.

Alessandro Manca, un rappresentante degli inquilini, ha sottolineato le difficoltà economiche affrontate da chi vive in via Paolo Bassi. “Ci sono persone che faticano anche a pagare un’automobile,” ha affermato. È chiaro come l’aumento degli affitti possa aggravare la già difficile situazione di queste famiglie. Molti inquilini sono in una situazione precaria e il rischio di perdere la propria abitazione è più che concreto, considerando i prezzi esorbitanti delle case a Milano.

l’ombra dello sfratto

Le preoccupazioni degli inquilini non sono infondate. Diverse persone hanno già ricevuto lettere di disdetta e sfratto, generando un clima di ansia e insicurezza nelle comunità locali. Daniela, un’inquilina che abita a piazza del Carmine, ha espresso la sua incredulità di trovarsi ad affrontare problemi abitativi a 70 anni. La sua affermazione evidenzia come l’aumento degli affitti non colpisca solo i giovani, ma anche chi ha dedicato una vita intera al lavoro e alla comunità.

La questione degli affitti e degli sfratti sembra destinata a intensificarsi con l’adozione dei piani del commissario straordinario Francesco Paolo Tronca, che prevede il risanamento dei conti della Baggina attraverso la cessione di immobili a un fondo. Questo piano è previsto per settembre, ma già si respira un’aria di incertezza, con inquilini come Maria Elena Farina che si domandano cosa riserverà il futuro.

l’aumento degli affitti: il caso di maria elena farina

una storia personale toccante

Maria Elena Farina, dopo una carriera di quasi quarant’anni come infermiera al Trivulzio, ora si trova a dover fronteggiare la prospettiva di un affitto insostenibile. Da anni risiede in via Paolo Bassi, dove paga attualmente 900 euro per un trilocale. Con l’annuncio di un possibile aumento a circa 2.000 euro, il rischio di dover abbandonare la sua casa diventa realtà. Farina ha condiviso il suo stato d’animo e la sua ansia nel dover affrontare un cambiamento così drastico. “Non so come farò,” ha dichiarato, rivelando la precarietà della situazione.

le sfide economiche e sociali

Vivere con una pensione di 1.800 euro al mese rende insostenibile un affitto di 2.000 euro. Questo scenario rappresenta una realtà condivisa da molti inquilini della zona. Maria Elena ha sottolineato l’importanza della sua comunità: “I miei amici sono tutti qui,” il che rende l’idea di quanto sia difficile pensare di doversi trasferire altrove.

La questione degli affitti in aumento non si limita alla semplice difficoltà economica, ma tocca aspetti più profondi legati alla stabilità sociale. La perdita della casa significa non solo il mancato accesso a un luogo di vita, ma anche il distacco dalla rete sociale di supporto che gli inquilini hanno costruito nel corso degli anni.

le misure politiche e la proroga dell’incarico di tronca

l’intervento della politica

Mentre gli inquilini del Trivulzio si trovano a fare i conti con queste difficoltà, la politica locale è chiamata a prendere posizione. Durante un’audizione in Regione, il commissario Tronca si è impegnato a valutare “caso per caso” le situazioni abitative degli inquilini. Tuttavia, la consigliera regionale del PD, Carmela Rozza, ha avvertito che la gestione degli affitti deve essere perseguita con criteri oggettivi, per garantire la tutela delle persone con redditi più bassi.

Lunedì, la Regione è attesa a decidere sulla proroga dell’incarico di Tronca, la cui scadenza è fissata per il prossimo 6 agosto. Le discussioni politiche si concentrano sulla durata di un possibile rinnovo, con posizioni diverse tra i partiti di maggioranza. Fratelli d’Italia, ad esempio, propone un mandato di sei mesi rinnovabili, mentre la giunta preferirebbe una durata di due anni.

il futuro del Pio albergo Trivulzio

A Palazzo Marino, è stata già votata una risoluzione riguardante il Pio Albergo Trivulzio, con l’intento di trovare soluzioni per le famiglie con redditi bassi. Federico Bottelli, presidente della commissione Casa, ha espresso l’auspicio che si possano formulare risposte concrete per i residenti vulnerabili.

Il futuro degli inquilini del Pio Albergo Trivulzio rimane incerto, e il loro destino sarà determinato non solo dalle politiche abitative ma anche dall’attenzione che il governo regionale deciderà di riservare alle problematiche sociali. La questione degli affitti non riguarda solo numeri e statistiche, ma tocca la vita quotidiana di molte persone, spesso in cerca di una stabilità che potrebbe sfuggire loro.

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