Arresti domiciliari con braccialetto elettronico per 27enne romeno accusato di atti osceni in marchigiana

Arresti domiciliari con braccialetto elettronico per 27enne romeno accusato di atti osceni in marchigiana

Un 27enne romeno di Cerreto D’Esi è agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per atti osceni in luoghi pubblici, dopo indagini dei carabinieri di Fabriano e Jesi e denunce delle famiglie.
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Un 27enne di Cerreto D’Esi è stato posto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per ripetuti atti osceni in luoghi pubblici, soprattutto in presenza di minorenni, dopo indagini dei carabinieri e denunce delle famiglie. - Gaeta.it

Un 27enne di origine romena, residente a Cerreto D’Esi , è finito agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico dopo una serie di episodi di atti osceni in luoghi pubblici. Le indagini condotte dai carabinieri di Fabriano e Jesi hanno permesso di ricostruire gli eventi che hanno coinvolto il giovane, già noto alle forze dell’ordine per reati simili. L’ordinanza è stata emessa dal gip di Ancona sulla base delle prove raccolte in poche settimane, dopo segnalazioni e denunce da parte delle famiglie delle vittime, in maggioranza minorenni.

Indagini e arresto: i fatti che hanno portato alla misura cautelare

Nei mesi tra febbraio e aprile 2025, il 27enne è stato coinvolto in numerosi episodi di atti osceni compiuti in strade pubbliche e in presenza di bambini e adolescenti. Le prime segnalazioni risalgono all’8 febbraio, con un episodio in centro a Castelplanio. L’uomo si era denudato davanti a passanti, tra cui diversi minori che hanno subito raccontato l’accaduto ai genitori. Altri episodi simili si sono verificati il 29 marzo a Maiolati Spontini e il 5 aprile a Cupramontana. In tutte le occasioni, la presenza di giovani testimoni ha scatenato allarme nelle comunità locali.

L’intervento delle famiglie e le indagini

Le famiglie hanno prontamente presentato denunce alle stazioni dei carabinieri competenti, attivando le indagini delle compagnie di Fabriano e Jesi. La collaborazione tra le forze dell’ordine ha facilitato l’identificazione del 27enne, che è stato collegato a tutte le manifestazioni di comportamento osceno. Durante i controlli, l’uomo è stato anche segnalato per evasione, dopo essere stato colto fuori casa nonostante un precedente arresto domiciliari disposto dal gip di Macerata per fatti analoghi.

Il profilo del 27enne e la recidività nei reati a sfondo sessuale

Il soggetto in questione era già noto alla giustizia per precedenti episodi di natura simile, motivo per cui le autorità hanno adottato la misura cautelare con monitoraggio elettronico. Nel dettaglio, l’uomo era stato sottoposto ad arresti domiciliari in provincia di Macerata per comportamenti osceni, ma non ha rispettato le restrizioni imposte. I militari della stazione di Cerreto D’Esi lo hanno rintracciato per strada pochi giorni dopo l’avvio del provvedimento, contestandogli il reato di evasione.

Misure di controllo stringenti

Il quadro delle trasgressioni ripetute ha determinato l’adozione di un sistema di controllo più stringente. Il braccialetto elettronico rappresenta uno strumento volto a impedire ulteriori violazioni della legge e a garantire la sicurezza pubblica, soprattutto nelle aree frequentate da minori. La vicenda ha suscitato reazioni negli ambienti sociali dei comuni coinvolti, dove famiglie e scuole erano già sul chi vive dopo i ripetuti gesti dell’uomo.

Le ricadute sociali nelle comunità di castelplanio, maiolati spontini e cupramontana

Gli episodi hanno destato forte preoccupazione tra cittadini e amministrazioni locali. La presenza di atti osceni in spazi pubblici frequentati da famiglie e ragazzi ha generato richieste di maggiore attenzione sul territorio. Scuole e genitori hanno invitato le forze dell’ordine a intervenire prontamente per tutelare i minori, considerata la natura esplicita e ripetuta dei gesti compiuti dall’indagato.

Risposta delle forze dell’ordine

La risposta investigativa è stata rapida, grazie anche alle denunce delle vittime e ai controlli costanti effettuati dai carabinieri, che hanno mantenuto alta la sorveglianza nei centri urbani interessati. Ad oggi, l’arresto domiciliare con braccialetto elettronico rappresenta una misura cautelare utile per scongiurare ulteriori episodi e rassicurare la popolazione. Le comunità di Castelplanio, Maiolati Spontini e Cupramontana continuano a monitorare la situazione insieme alle forze dell’ordine.

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