Alcol e salute: 2,6 milioni di morti all'anno, il dramma globale delle patologie alcolcorrelate

Alcol e salute: 2,6 milioni di morti all’anno, il dramma globale delle patologie alcolcorrelate

L’abuso di alcol causa annualmente 2,6 milioni di morti nel mondo, con gravi conseguenze per il fegato e il sistema nervoso. Cresce il binge drinking tra i giovani, richiedendo interventi urgenti.
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Alcol e salute: 2,6 milioni di morti all'anno, il dramma globale delle patologie alcolcorrelate - Gaeta.it

Ogni anno, il mondo è colpito da un numero impressionante di morti legate all’alcol: circa 2,6 milioni. Questi dati, provenienti dall’Organizzazione mondiale della sanità, rivelano una realtà che spesso viene trascurata, come se fosse limitata a situazioni estreme. Tuttavia, i decessi per patologie associate all’uso di alcol, in particolare per malattie del fegato, evidenziano l’urgenza di affrontare questo problema a livello globale. Infatti, nel 2019, le morti attribuite a droghe si sono fermate a quasi 600mila, rendendo chiaro il primato letale dell’alcol.

Gli effetti dell’abuso di alcol sul corpo umano

Giorgio Sesti, professore di medicina interna alla Sapienza Università di Roma, spiega come l’alcol influisca negativamente sul nostro organismo. Maggiore è il consumo, più gravi sono le conseguenze. L’abuso di alcol può condurre a condizioni estremamente gravi come il coma etilico, ma ci sono anche patologie meno note ma altrettanto gravi, come l’encefalopatia di Wernicke e la sindrome di Korsakoff. Queste ultime due patologie sono gravi disturbi neurologici causati dalla carenza di tiamina, un problema che può insorgere a causa dell’eccesso di alcol.

Sesti evidenzia che il fegato e il sistema nervoso centrale sono gli organi più colpiti dall’eccessivo consumo di alcol. L’insufficienza epatica irreversibile e la cirrosi sono conseguenze comuni associabili all’abuso, e nei casi più gravi, l’unica terapia disponibile è il trapianto di fegato. Il cervello, colpito direttamente dall’alcol, può sviluppare lesioni permanenti, creando, in alcuni casi, una gravissima encefalopatia alcolica.

È cruciale comprendere che all’inizio di una tale dipendenza esiste una fase di allerta in cui è possibile intervenire per prevenire il danno permanente. Con un accesso immediato a centri di supporto, gli individui possono ricevere trattamenti che uniscono supporto farmacologico e psicologico.

L’emergere di comportamenti a rischio tra i giovani

L’argomento dei rischi associati all’abuso di alcol è particolarmente rilevante oggi, alla luce della recente indagine condotta dalla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza in Italia. Il rapporto evidenzia la crescente diffusione di pratiche di binge drinking tra i giovani, un comportamento non solo preoccupante ma anche potenzialmente fatale. Le intossicazioni alcoliche sono in aumento, e questo ci costringe a riflettere sulla salute delle nuove generazioni.

L’etilismo è tanto più pericoloso quanto più elevate sono le dosi consumate, e le sue conseguenze possono portare a danni sia temporanei che permanenti. Sesti riporta che gli effetti collaterali dell’alcolismo possono derivare dal suo accumulo nel corpo. È fondamentale affrontare questo tema in modo diretto, senza minimizzare i rischi, perché i danni causati dall’abuso di alcol possono marcire nel tempo, influenzando la vita di chi ne è colpito.

I centri di aiuto esistono per offrire trattamenti e risorse di supporto che affrontano le radici psicologiche di tale dipendenza. L’alcolismo è spesso un modo per gestire situazioni di disagio sociale o familiare, rendendo necessario un approccio multidisciplinare nella sua gestione. Esistono varie misure preventive già attive, ma è necessario aumentare la consapevolezza riguardo ai comportamenti a rischio tra i giovani, affinché possano essere affrontati efficacemente prima che si trasformino in problemi di salute irreversibili.

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