Una nuova ordinanza cautelare in carcere è stata emessa nei confronti di Francesco Marrazzo, un uomo di 50 anni accusato di aver narcotizzato le sue vittime attraverso l'uso di latte di mandorla adulterato con benzodiazepine, al fine di rapinarle. Questa grave situazione ha richiamato l'attenzione delle forze dell'ordine e della comunità napoletana, mettendo in luce i pericoli legati a simili strategie criminali.
I dettagli delle accuse contro Marrazzo
Un criminale già noto alle forze dell'ordine
L'uomo, già pregiudicato e disoccupato, era già stato arrestato in passato e il suo profilo criminale è considerato particolarmente allarmante. Le accuse a suo carico includono tentata rapina, rapina aggravata e lesioni aggravate, tutte aggravate dall'uso di sostanze velenose ed insidiose. È accusato di aver agito tra il 6 e il 10 luglio, prendendo di mira sette persone, di cui sei donne e un uomo, con un'età compresa tra i 20 e i 55 anni.
In una nota significativa, Marrazzo ha già confessato nei colloqui con le autorità di aver utilizzato il farmaco Tranquillit come metodo per narcotizzare le sue vittime. La gravità dei suoi crimini emerge chiaramente dai dettagli emersi durante le indagini, che hanno portato alla sua identificazione e cattura.
La modalità operativa di Marrazzo
Tecniche ingannevoli per avvicinare le vittime
Le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Napoli Stella hanno rivelato un modus operandi particolarmente astuto adottato da Marrazzo. In un episodio avvenuto il 6 luglio, si è presentato in un negozio di casalinghi indossando una mascherina rossa e una divisa da cameriere. Ha ingannato il personale, convinto a consumare una bevanda al latte di mandorla preparata da lui, che conteneva sostanze stupefacenti.
Subito dopo il consumo della bevanda, le vittime hanno cominciato a sentirsi male, manifestando forti vertigini e perdita di coscienza. Grazie al tempestivo intervento di altre persone nel negozio, Marrazzo non è riuscito a completare la sua rapina, che inizialmente sembrava già ben pianificata.
Altri tentativi di rapina e scoperta
Negli episodi successivi, Marrazzo ha cambiato strategia tentando di colpire altri esercizi commerciali. In un secondo caso, avvenuto il 10 luglio, tre persone, inclusi un titolare di pescheria e una tabaccheria, hanno mostrato gli stessi sintomi dopo aver ingerito il latte di mandorla avvelenato. Anche in questa occasione, le testimonianze hanno confermato la presenza di benzodiazepine nel loro sistema.
Dalle indagini è emerso che l'uomo era riuscito a far recapitare le bevande a causa della sua abilità nel manipolare baristi ignari, approfittando della loro fiducia e della vulnerabilità delle vittime. Inoltre, in questo episodio è stato rilevato un furto di denaro contante, confermando ulteriormente l'intento criminoso di Marrazzo.
La collaborazione tra le forze dell'ordine
Sinergia tra sedi investigativa e giuridica
L’operazione contro Marrazzo ha visto una notevole sinergia tra diverse cellule investigativa, inclusa la Compagnia Napoli Centro. Le indagini sono state facilitate dall'analisi dei registri video della sorveglianza, permettendo di raccogliere prove concrete contro il sospettato. La Procura della Repubblica di Napoli ha coordinato le operazioni fin dai primissimi stadi dell'indagine, dimostrando una rapida reazione alle minacce alla sicurezza pubblica.
Grazie al lavoro meticoloso degli investigatori, non solo sono stati raccolti elementi determinanti per l’arresto di Marrazzo, ma si è anche riusciti a collegare vari episodi criminali ricevendo ulteriori informazioni da testimonianze e rilievi medici. La tempestività e la precisione delle operazioni hanno garantito che un pericolo potenziale per la comunità venisse immediatamente neutralizzato.
L'attività di Marrazzo non è solo un caso isolato, ma rappresenta un allerta per la comunità su quanto possano essere insidiose le tecniche di avvicinamento utilizzate da criminali che si avvalgono di sostanze pericolose per compiere reati. Attraverso un lavoro congiunto tra le forze dell'ordine e la comunità, si mira a prevenire ulteriori crimini e a proteggere i cittadini da simili attacchi.