Un vasto incendio boschivo ha costretto alla chiusura dell'autostrada A25, nel tratto tra Celano e Cocullo, incidendo profondamente sulla viabilità nella zona dell'Aquila. Le fiamme sono divampate nel pomeriggio di oggi, interessando un'area compresa tra Pescina e Ortona dei Marsi, località Filanda. Il rapido avanzare del fuoco ha già distrutto decine di ettari di bosco, sollevando preoccupazioni per la sicurezza e l'ambiente circostante.
L'incendio e le sue dimensioni
Origini e andamento del rogo
L’incendio è scoppiato nel pomeriggio, in un periodo dell'anno in cui il rischio di incendi boschivi è elevato a causa delle condizioni climatiche, tra cui temperature elevate e venti sostenuti. I vigili del fuoco sono stati tempestivamente allertati e sono intervenuti con squadre provenienti da Sulmona, L'Aquila e Avezzano. L'intervento immediato è stato fondamentale per cercare di contenere il fuoco che, a causa del vento, ha avuto modo di espandersi rapidamente, rendendo complessa la situazione sul campo.
Danni ambientali e interventi in atto
Decine di ettari di bosco sono stati già ridotti in cenere a causa delle fiamme. L'area colpita è notoriamente ricca di vegetazione e biodiversità, e il rogo costituisce una seria minaccia per l'ecosistema locale. Le operazioni di spegnimento sono complicate dalle condizioni atmosferiche, con venti che rendono difficile il controllo delle fiamme. Per questo motivo, oltre ai vigili del fuoco, sono stati allertati anche i membri della protezione civile, i quali stanno collaborando attivamente nelle operazioni di contenimento.
Intervento delle autorità competenti
Mobilitazione dei soccorsi
Le autorità locali hanno messo in campo un imponente dispositivo di soccorso. Un elicottero regionale, insieme a un canadair, è stato programmato per effettuare lanci d'acqua e supportare i pompieri a terra. La presenza di mezzi aerei è fondamentale in situazioni di questo genere, poiché permette di raggiungere punti critici e isolati che i soccorritori a terra non possono facilmente raggiungere. Mauro Casinghini, direttore del Dipartimento regionale di Protezione civile, ha sottolineato l'importanza dell'intervento tempestivo e la difficoltà della situazione attuale, a causa della forte ventilazione che influisce sull'andamento del rogo.
Possibili misure future
Vista la gravità della situazione, potrebbe essere attivato un presidio notturno per monitorare continuamente le fiamme e garantire una risposta rapida in caso di riaccensioni o nuovi focolai. La Protezione Civile è attenta anche alla segnalazione di eventuali emergenze e allerta della cittadinanza, vista la possibilità di evacuazioni nei casi di sviluppo critico dell'incendio.
Il monitoraggio da parte delle autorità continuerà fino alla completa estinzione del rogo, con l’obiettivo di limitare i danni agli ecosistemi e garantire la sicurezza della popolazione nella zona.
Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2024 da Sara Gatti