Un omicidio che ricorda le modalità brutali delle faide mafiose degli anni Trenta è avvenuto la sera scorsa nel salone di un barbiere a Scampia. Camillo Esposito, un giovane di 29 anni con un passato turbolento, è stato ucciso con dodici colpi sparati da una semiautomatica, alimentando le speculazioni su presunti legami con la camorra. Le indagini sono ora concentrate su questo omicidio che ha scosso il quartiere, portando all’intensificazione delle misure di sicurezza da parte delle autorità.
Il delitto nel salone di barbiere
Una sequenza di eventi da brivido
Nella notte del delitto, il salone di barbiere “Hair Design Luxury Ciro Morvillo” si è subito trasformato in una scena di crimine. Poco prima della mezzanotte, un uomo armato è entrato all’interno del negozio, mirato e professionale nel suo approccio. Con freddezza, ha esploso dodici colpi di una pistola calibro 9, colpendo Esposito con precisione letale. La rapidità dell’azione ha lasciato poco spazio alla reazione: il proprietario del salone e un altro cliente si sono trovati di fronte a una situazione inimmaginabile.
L’assassino non ha lasciato tracce evidenti sul luogo del crimine, fuggendo a bordo di un’auto con un complice, che lo aspettava nei pressi. Questo particolare ha fatto scattare un’ulteriore indagine, con la polizia locale che ha subito avviato una serie di controlli e ricerche nella zona.
L’analisi della scena del crimine
Gli agenti della squadra mobile e del commissariato di Scampia hanno eseguito un’analisi dettagliata della scena del crimine, esaminando minuziosamente tutti gli indizi a disposizione. Uno dei principali filoni di investigazione è rappresentato dalle immagini delle telecamere di sicurezza, sia pubbliche che private, che potrebbero aver ripreso l’azione. Ad oggi, è stato effettuato l’ascolto di due testimoni che si trovavano nel locale al momento della sparatoria.
In più, la polizia sta esaminando il traffico telefonico di Esposito e le sue interazioni sui social media, nell’intento di ricostruire le sue ultime settimane e comprendere i possibili motivi che hanno portato all’omicidio. Le indagini sono sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, data la natura del delitto e i precedenti di Esposito.
Il passato di Camillo Esposito
Un profilo inquietante
Camillo Esposito non era estraneo alla giustizia: a soli 19 anni era già stato arrestato per tentato omicidio, a seguito di un’aggressione di gruppo a un 22enne. L’episodio, avvenuto nei pressi della metropolitana di via Zuccarini, ha messo in evidenza un certo tipo di comportamenti violenti da parte di Esposito e dei suoi coetanei, coinvolti in un attacco brutale che ha causato gravi ferite alla vittima.
Questi eventi, insieme ai precedenti penali per rapina e porto abusivo di armi, tracciano un profilo di un giovane che potrebbe aver cercato di allontanarsi dalla vita criminale ma che potrebbe anche essere stato coinvolto in dinamiche pericolose all’interno del quartiere malfamato.
Un messaggio sibillino prima della morte
Poco prima di essere ucciso, Esposito aveva postato un messaggio sul suo profilo social: “Voi tenete i piedi per terra, io voglio volare alto.” Questa frase, apparentemente innocua, potrebbe nascondere significati più profondi. La ricerca di un “salto di qualità” nella vita potrebbe averlo portato a entrare in conflitto con forze più potenti, in una lotta per il potere e il rispetto che caratterizza le dinamiche della malavita napoletana.
Intensificazione dei controlli e reazioni istituzionali
La risposta delle autorità
L’omicidio di Camillo Esposito ha generato grande preoccupazione tra le autorità locali. In risposta all’accaduto, il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato con urgenza una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Durante l’incontro, previsto per domani mattina, si discuterà delle misure da adottare per garantire la sicurezza dei cittadini, specialmente in aree sensibili come Scampia.
I servizi di sicurezza intensificati
Alla luce della gravità dell’episodio, il prefetto ha ordinato un immediato potenziamento dei servizi di controllo del territorio. Le forze dell’ordine saranno impegnate in un monitoraggio più serrato delle strade e dei luoghi pubblici, nella speranza di prevenire ulteriori violenze e rassicurare la comunità. Questa reazione tempestiva rappresenta un segnale chiaro della volontà delle istituzioni di affrontare con severità la criminalità organizzata e garantire la sicurezza ai residenti del capoluogo campano.
Il tragico assassinio di Camillo Esposito ha messo in evidenza le problematiche di un’area complessa come Scampia, dove le tensioni e i legami con la malavita continuano a rappresentare una sfida per le autorità locali. La lotta contro la camorra e la necessità di prevenire ulteriori episodi di violenza restano al centro delle priorità istituzionali.
Ultimo aggiornamento il 8 Settembre 2024 da Marco Mintillo