Morto il cardinale Alexandre do Nascimento, un pilastro della Chiesa africana

Il cardinale Alexandre do Nascimento, arcivescovo emerito di Luanda, è scomparso a 99 anni. La sua vita è stata segnata da un impegno per la Chiesa e la giustizia sociale in Angola.
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Morto il cardinale Alexandre do Nascimento, un pilastro della Chiesa africana - Gaeta.it

Il cardinale Alexandre do Nascimento, arcivescovo emerito di Luanda, è deceduto nella capitale angolana il 28 settembre, all’età di 99 anni. La sua vita, contrassegnata da un impegno costante nella Chiesa e nella società angolana, ha avuto un impatto significativo sul cammino spirituale e sociale del suo Paese. Sottolineato da eventi drammatici e domande di fede, il suo operato è stato un faro di speranza, soprattutto in tempi di difficoltà.

Vita e formazione del cardinale do Nascimento

Nato il 1° marzo 1925 a Malanje, Alexandre do Nascimento ha dedicato gran parte della sua vita alla formazione ecclesiastica e accademica. Dopo aver ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel 1952, ha proseguito gli studi presso l’Università Gregoriana di Roma, conseguendo il Baccellierato in Filosofia e la Licenza in Teologia. Questi successi accademici hanno rappresentato le basi solide per il suo futuro ministero e per il suo ruolo come leader ecclesiastico in Angola e nel continente africano.

Nel 1975, Paolo VI lo ha elevato alla dignità episcopale, affidandogli la diocesi di Malanje. Prima di ricevere tale incarico, do Nascimento aveva già ricoperto vari ruoli significativi all’interno della Chiesa, tra cui quello di parroco e segretario generale della Caritas nazionale. La sua esperienza e la sua dedizione lo hanno reso una figura di riferimento per le questioni sociali e pastorali del Paese, specialmente in un periodo di instabilità politica e sociale.

L’istruzione e la spiritualità del cardinale hanno rappresentato una risorsa per la comunità angolana, contribuendo a costruire ponti tra la Chiesa e il popolo. Con la sua abilità di predicatore, do Nascimento ha anche tenuto esercizi spirituali a Roma durante la Quaresima del 1984, per la Curia Romana, un’opportunità che ha testimoniato la stima che Papa Giovanni Paolo II aveva nei suoi confronti.

Il rapimento e la lotta per la libertà

Un episodio drammatico della vita del cardinale è avvenuto il 15 ottobre 1982, quando fu rapito durante una visita pastorale. Il suo rapimento da parte di uomini armati ha scosso non solo la comunità cattolica angolana, ma l’intero Paese, in un contesto di crescente violenza. Do Nascimento è stato liberato solo il 16 novembre di quell’anno, dopo un periodo di intensa preoccupazione sia a livello nazionale che internazionale.

La situazione ha suscitato l’interesse di Giovanni Paolo II, che ha lanciato un appello all’Angelus del 31 ottobre, coinvolgendo la comunità cattolica globale nella preghiera per la sua liberazione. L’episodio ha messo in luce le sfide di leadership che il cardinale e la Chiesa in Angola devono affrontare in un contesto segnato da conflitti e tumulto. La sua resistenza durante la prigionia ha rafforzato la sua immagine di figura di speranza e spiritualità per molti.

La sua vita è stata caratterizzata da una costante lotta per la pace e la giustizia, elementi fondamentali del suo operato. Do Nascimento è stato un sostenitore della pace in un momento in cui figli e figlie del suo Paese stavano affrontando dolori e perdite a causa di conflitti armati.

Un’eredità spirituale e pastorale

Il cardinale do Nascimento è diventato arcivescovo di Luanda il 16 febbraio 1986, servendo la diocesi fino al 23 gennaio 2001. Il suo lungo ministero è stato contraddistinto da un’enfasi sulla formazione e sull’istruzione religiosa, nonché sulla promozione della giustizia sociale. Ha ricoperto un ruolo cruciale nella crescita e nell’espansione della Chiesa cattolica in Angola, affrontando questioni relative ai diritti umani e all’assistenza ai bisognosi.

Durante la sua arcidiocesi, ha visto un notevole sviluppo delle attività ecclesiali e un aumento dell’impegno della comunità nei confronti delle questioni sociali. La sua leadership è stata caratterizzata dalla volontà di restituire dignità e speranza alla popolazione, anche attraverso iniziative che promuovevano il dialogo e la coesione sociale tra diverse etnie e gruppi nazionali.

L’eredità di do Nascimento continuerà a vivere attraverso la sua opera, i suoi scritti e l’impatto che ha avuto sulla Chiesa cattolica in Angola e oltre. La sua vita è un esempio di dedizione e servizio, e la sua scomparsa rappresenta una perdita incommensurabile per la comunità religiosa e per il Paese.

Ultimo aggiornamento il 29 Settembre 2024 da Sara Gatti

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