Assolto l'ex direttore dell'Agenzia delle dogane Marcello Minenna: le accuse di calunnia e minacce cadono

Assolto l’ex direttore dell’Agenzia delle dogane Marcello Minenna: le accuse di calunnia e minacce cadono

Marcello Minenna, ex direttore dell’Agenzia delle dogane, è stato assolto dalle accuse di calunnia e minacce, evidenziando l’assenza di prove e le complesse dinamiche interne della pubblica amministrazione.
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Assolto l'ex direttore dell'Agenzia delle dogane Marcello Minenna: le accuse di calunnia e minacce cadono - Gaeta.it

Marcello Minenna, ex direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, ha ottenuto l’assoluzione da parte del giudice per l’udienza preliminare di Roma, nel contesto di un processo che ha attirato l’attenzione dei media. Le accuse originarie, che comprendevano calunnia e minacce nei confronti di un suo funzionario, si sono rivelate infondate, portando alla decisione finale del gup. La vicenda ha sollevato interrogativi su dinamiche interne all’amministrazione, evidenziando la complessità delle relazioni tra i dirigenti e i funzionari pubblici.

Le accuse di calunnia e minacce

Alle origini del processo spiccano le gravi accuse di calunnia e minacce. Secondo quanto riportato dagli inquirenti, Marcello Minenna avrebbe cercato di coartare il suo funzionario, Miguel Martina, spingendolo a rivelare informazioni riservate coperte dal segreto istruttorio. Le accuse si riferivano a presunti comportamenti intimidatori, attraverso i quali Minenna avrebbe messo in atto una forma di coercizione per ottenere notizie interne. Tali affermazioni, come emerso nel corso del procedimento, sono state ritenute infondate dal gup, che ha accolto la difesa del legale, evidenziando l’assenza di prove concrete a sostegno delle accuse.

La difesa di Minenna

Il legale di Minenna, Gianluca Tognozzi, insieme a Roberto D’Atri, ha presentato un robusto fronte difensivo. La strategia della difesa si è concentrata sulla contestazione della veridicità delle accuse. Minenna ha sempre negato di aver compiuto atti di minaccia o calunnia e si è dichiarato estraneo a qualsiasi comportamento illecito. Attraverso un accurato esame delle testimonianze e dei documenti, la difesa ha sottolineato l’assenza di elementi oggettivi che potessero confermare le accuse mosse contro di lui. Sottolineando l’importanza di tutelare il buon nome di Minenna, la difesa ha portato avanti la linea secondo cui il procedimento era privo di fondamento.

La decisione del gup

Il gup di Roma, al termine di un’accurata analisi delle prove e delle dichiarazioni, ha pronunciato la sentenza di assoluzione per Minenna, dichiarando che “il fatto non sussiste”. Questa decisione rappresenta un chiaro segnale di come, in assenza di evidenze significative, il sistema giudiziario possa garantire la tutela dei diritti dei soggetti coinvolti. In un contesto caratterizzato da accuse gravi, l’assenza di prove ha portato a una conclusione favorevole per l’ex direttore dell’Agenzia delle dogane. La sentenza ha ripristinato la credibilità di Minenna, permettendogli di chiudere un capitolo difficile della sua carriera, segnato dall’ombra delle accuse infondate.

Questa vicenda mette in luce, quindi, la delicatezza delle dinamiche interne nella pubblica amministrazione, evidenziando come le accuse possano avere ripercussioni significative sulla vita professionale e personale degli individui coinvolti.

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